Il 7 giugno 2016, esattamente cinque anni fa, il Sindaco Bacchetta fu proclamato Sindaco, il giorno dopo ci fu la proclamazione del Consiglio comunale. Nessuno fino a due anni fa avrebbe mai immaginato che ci sarebbe stata un’appendice determinata da cause di forza maggiore. Fatto sta che da oggi l’Amministrazione è in prorogatio, parola astrusa ma che sostanzialmente indica una situazione in cui gli amministratori non sono più al loro posto per mandato popolare ma per un’unilaterale disposizione di un potere sovraordinato. Può apparire un’enormità ma ci troviamo dal punto di vista giuridiconin un momento di sospensione delle regole democratiche e in democrazia questo non può che determinare prudenza nell’azione di chi esercita un ruolo per motivazioni diverse dalle regole fondanti per cui lo ricopre. In pratica l’attuale Amministrazione dovrebbe esentarsi da compiere atti di natura straordinaria come nomine o utilizzo di risorse comunali determinate da indirizzo politico. Confidiamo che Sindaco e Giunta (e anche il Consiglio per quel poco che gli compete) recepiscano questa situazione e si comportino di conseguenza.
Andrea Lignani Marchesani
Capogruppo FdI Città di Castello