“Apecchiese tranquilla”: passeggiata in moto da Città di Castello al “mare” fra desiderio di ritorno alla normalità e richiesta di ulteriore messa in sicurezza di una strada unica nel suo genere, particolarmente gettonata dagli appassionati delle due ruote. Su iniziativa dell’associazione “Ferro-E Motus”, in tanti si ritroveranno sabato 19 giugno alle ore 10 in punto nel piazzale dell’area di servizio nei pressi della rotatoria che immette sulla SR “257” Apecchiese (la strada verso il mare tanto cara ai tifernati e non solo) per dare il via all’edizione 2021, di una originale carovana di moto che farà tappa nei luoghi simbolo attraversati dall’arteria umbro-marchigiana, come Fraccano, il valico di Bocca Serriola (“la Cima”), il comune di Apecchio, di Piobbico per poi fare sosta per il pranzo a Pian di Molino dopo aver effettuato un percorso “mozzafiato” alla Gola del Furlo prima di fare ritorno a Città di Castello. E’ la settima edizione di una manifestazione, che l’associazione presieduta da Matteo Barbagli (attiva anche sul sociale con raccolte fondi ed iniziative benefiche), coniuga sempre con i temi della sicurezza, in particolare di una strada, talvolta teatro di incidenti anche mortali. Dopo quasi 30 anni dagli ultimi interventi strutturali, due anni fa, la Provincia di Perugia, grazie ad un finanziamento di oltre 500mila euro di regione Umbria ed Anas, ha portato a termine i lavori che hanno permesso alla SR 257 “Apecchiese” di ottenere un consistente miglioramento del livello di servizio sul fronte della sicurezza stradale. Tra gli aspetti migliorativi ottenuti, in primo luogo, quella di riportare il limite massimo di velocità da 30 km/h a 50 km/h, conformandola a quella già presente nell’intero tratto di strada (prima dei lavori lo stato ammalorato della carreggiata stradale aveva comportato in numerosi tratti stradali l’abbassamento del limite di velocità). Da segnalare anche la rimozione della segnaletica verticale di pericolo costituita da pannelli indicatori di “lavori in corso” e “strada deformata”. “Abbiamo sempre messo al primo posto dei nostri intenti la sicurezza ed organizzato diversi incontri anche con i ragazzi delle scuole superiori per illustrare loro i diversi modi di vivere la passione per i motori al di fuori di quello della velocità, come i media impongono”, ha dichiarato Matteo Barbagli nell’annunciare l’avvio della raccolta firme (che proseguirà anche oltre sabato prossimo) “per aumentare la sicurezza della strada richiedendo, vista anche la imminente attuazione del decreto “salva motociclisti”, la applicazione delle barriere di sicurezza, cioè dei guard rail bassi che permettono in caso di caduta di non ferirsi gravemente. Sicuri di avere molte adesioni al riguardo, cercheremo di alzare forte la voce che viene dal basso per fare il possibile per la sicurezza delle persone che come noi amano questa strada.” “Abbiamo apprezzato l’iniziativa del Presidente della Provincia di Perugia, Luciano Bacchetta, di istallare i cartelli con la scritta “Non basta il casco serve anche la testa”, sul tratto umbro della strada, un ulteriore segnale di attenzione e sensibilità verso i temi della sicurezza”. Adesione e sostegno alla manifestazione “Apecchiese tranquilla” anche da parte del sindaco, Luciano Bacchetta (nella doppia veste di Presidente della Provincia di Perugia) e dell’assessore al Turismo e Commercio, Riccardo Carletti, sempre presenti ad ogni partenza del “motoraduno” verso il mare. Sabato mattina ci saranno anche loro.
LA SCHEDA- L’Apecchiese, SR “257”, è la strada di collegamento interregionale Umbro-Marchigiana di oltre 53 chilometri di lunghezza: si estende da Città di Castello ad Acqualagna, passando per Apecchio e Piobbico in Provincia di Pesaro-Urbino. Il tratto umbro, ricadente interamente sul territorio del comune di Città di Castello, interessa circa 20 chilometri di strada (19,935 Km per la precisione) che risulta di competenza regionale, ma di gestione provinciale. Una strada molto transitata, soprattutto da motociclisti e appassionati delle due ruote, perché caratterizzata da una gran quantità di curve, quasi da record in rapporto ai chilometri totali. Sono infatti 141 le curve rilevate e rese note dai tecnici della Provincia di Perugia, alle quali si aggiungono 12 rettifili, alcuni dei quali in semicurva.