Approvato a maggioranza il regolamento per la disciplina della Tari, la tassa sui rifiuti urbani 2021

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Approvato nella seduta del consiglio comunale di Città di Castello di mercoledì 30 giugno 2021, con il voto positivo di PD, PSI, La Sinistra, il piano economico finanziario della tassa dei rifiuti, la Tari per il 2021. Contrari Castello Cambia, Lega, Fratelli d’Italia, il Gruppo Misto. Astenuta Unione Civica Tiferno.
Tofanelli: “Oltre un milione e mezzo di risorse statali e comunali per contenere gli aumenti non derivanti da scelte locali. Bollettini a partire da settembre”
Le minoranze: “Non applicata la tariffa puntuale, aumenti solo rimandati”

L’assessore alle Finanze Vincenzo Tofanelli ha introdotto la modifiche al Regolamento: “A fronte di un aumento del 4,4% della Tari rispetto al 2019 non derivante da scelte locali, il comune ha calmierato questo incremento con risorse pari a 1 milione e 550 mila euro, che andranno a ridurre la tassa per tutti i tifernati, trasversalmente. Oltre alle agevolazioni per disagio ambientale per chi risiede vicino alla discarica pari ad oltre 300mila euro, la nuova Tari sarà ridotta di percentuali variabili in base alle chiusure i per le attività commerciali, chiuse a causa dell’Emergenza sanitaria. Inoltre resteranno applicate le riduzione del 15% per chi fa il compost e un ulteriore 25% per le aziende che hanno lavorato meno di 240 giorni. Per le famiglie a basso reddito: 130mila euro di rimborsi. Nel 2020 abbiamo avuto la medesima tariffazione grazie a risorse del comune. Registriamo un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente su cui il Comune è intervenuto. Il piano da poco meno di 8milioni passa a 8milioni e 200mila. Sulla riorganizzazione della Tari è intervenuto lo stato che ha legiferato in primo luogo applicando alle banche la stessa tariffa degli studi commerciali, professionali. In termini economici significa meno 140mila euro, che deve essere spalmato sulle altre categorie. Altre 300mila euro sono venute meno perché lo stato ha esentato dalla Tari i siti produttivi. Aumento, revisione dei carichi fiscali sono parametri che hanno costretto a rivedere tutto. La parte variabile attualmente è a sotto il 40 e quella fissa sopra 60 e anche questo non aiuta. Grazie a 650mila euro tra risorse del comune e dello Stato è stato possibile intervenire su tutte le utenze; inoltre avendo il Governo trasferito anche 500 mila euro per aiutare le attività chiuse dal Covid, questi li abbiamo destinati alle attività colpite dalle misure restrittive dell’Emergenze. Inoltre abbiamo un ulteriore contributo da parte del governo per le famiglie a basso reddito: 130mila euro che andranno a rimborso per le famiglie in difficoltà. Rimangono i 311mila euro di risorse che vengono stanziate per i residenti disagiati, per i neo residenti o le nuove attività nel centro storico. E’ un buon risultato, anche considerando gli aumenti che comuni a noi vicini sono stati costretti a varare”. Visto che la composizione della Tari del 2021 deve tener conto di tanti fattori è difficile dettagliare per tutte le utenze, ma siamo fiduciosi che i cittadini si renderanno conto quanto di buono abbiamo fatto al momento dell’invio dei bollettini dove potranno fare confronti e verifiche”.

Giovanni Procelli, capogruppo della Sinistra, ha detto: “Dato che c’è una proproga, perché affrettarsi a votare stasera, senza valutare se le nuove disposizioni siano più favorevoli?”.
Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia: “Anch’io sono d’accordo di aspettare. Il regolamento recepisce alcune norme superiori nelle quali viene fatto uno sconto alle banche, da parte del governo direttamente. La tariffa tutta a carico degli utenti provoca aumenti anche ad una minima fluttuazione del costo delle materie prime. Usiamo fondi straordinari venuti dell’Emergenza per ridurre l’impatto degli aumenti. Per le famiglie è un aumento plastico. C’è una riduzione della tariffa a metro quadro perché la larghezza della casa non è un parametro, la presenza di una persona sì. Se la cava male chi ha una casa piccola e una famiglia grande. I contributi di quest’anno sono straordinari: valutiamo in tempo questo elemento altrimenti l’anno prossimo l’impatto sarà molto più alto. Annuncio voto contrario per il combinato disposto delle leggi nazionali e perché è stato rimosso che le riduzioni sono soltanto per quest’anno”.
Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, ha parlato di centraliz-zazione delle decisioni: “Si parla solo di costi ma non degli introiti dell’azienda gestore. C’è un introito dell’azienda significativo che non si ripercuote nella riduzione delle tariffe. L’Amministrazione dovrebbe indicare come usare questo surplus. I cittadini che ri-siedono intorno alla discarica hanno riduzioni regionali non del comune. Non avete fatto la tariffa puntuale: chi produce rifiuti paga. Questo va di pari passo con una raccolta indifferenziata non sufficiente e una gestione complessiva non ottimale. Le categorie domestiche non hanno avuto agevolazioni. Si è fatto cassa”.
Marcello Rigucci, consigliere del Gruppo Misto: “Quali ripercussioni avrà lo sgravio totale per le aziende. Noi abbiamo molte imprese. In realtà gli aumenti locali ci sono, quest’anno mascherati con i contributi. Gli aiuti ci sono: alle banche e ai proprietari di capannoni. Il confronto con altri comuni non ha senso. Ma a Firenze hanno dato lo sgravio anche ai proprietari che non hanno riscosso l’affitto e gli altri comuni non stanziano 950mila euro per i CVA”.
Massimo Minciotti, consigliere del PD e presidente della Commissione Programma-zione, ha detto: “E’ stato fatto un grande lavoro per contenere gli aumenti anche se qualche incremento ci sarà. Se vedo la mia vecchia bolletta del 2020, è chiaro che non avrò un carico tariffario particolare ma la prova del nove saranno i bollettini e in quella occasione ci renderemo conto dell’entità delle misure assunte dal comune. Siamo d’accordo anche con gli incentivi settoriali, per le attività chiuse ad esempio. Spero con Bucci che il prossimo management introdurrà la tariffa puntuale”.
Marco Gasperi, capogruppo Gruppo Misto, ha ringraziato assessore e uffici per il lavoro e aggiunto: “C’è stata poca trasparenza se non nulla sui dati finanziari della partecipata. Il problema in futuro non sarà la Tari ma razionalizzare l’assetto Sogepu spa. Sulle percentuali specifiche di sgravi, in epoca quasi post Covid, il maggior contributo dovrebbe essere per chi paga di più i dipendenti”.
Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto: “La Tari dipende anche dall’autorità di regolazione, l’Arera, che ha consigliato di ridurre la tassa alle attività chiuse. Il comune si è fatto carico di queste riduzioni senza scaricarle sui cittadini. Il nostro comune ha mantenuto le tariffe e non ha emesso il tributo ad aprile. Il comune ha un margine di manovra minima ma si è mosso nel senso dell’equità, mantenendo le precedenti agevolazioni. E’ una tra le tariffe più basse. Il rifiuto è vero che è un bene economico da reinserire nel mercato ma la gestione è fondamentale. Noi l’abbiamo affidata ad una partecipata che ci permette di avere un servizio più economico e più efficiente. Abbiamo centrato l’obiettivo di contenimento della tariffa. Siamo favorevoli”.
Gaetano Zucchini, capogruppo dei Democratici, ha sottolineato le note posi-tive: “senza confronti con altre realtà, faccio un plauso agli uffici. Quasi 1 milione e 500 mila euro sono un contributo notevole all’equità. C’è attenzione sia alle utenze domestiche che non domestiche. Il piano rifiuti è un’altra cosa, avere una municipalizzata in buono stato di salute è un bene. La nuova amministrazione dovrà confermare ottimo equilibrio di riduzione. Parlare di tariffa puntuale è corretto così come di un ciclo conti-nuo dei rifiuti. Corretto soluzione di equilibrio dell’amministrazione”.
Vittorio Massetti, capogruppo di Italia Viva, ha detto di condividere le motivazioni di Gaetano Zucchini e Vittorio Morani, annunciando “voto positivo”.

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