“La lotta di potere all’interno del Centrosinistra nel più classico stile da basso impero continua a scapito di trasparenza ed interesse dei cittadini. Con chi se la può prendere il PD per l’assemblea dei soci So.Ge.Pu. andata deserta se non con l’amministrazione di cui è parte integrante? Ricordiamo che il numero legale di detta Assemblea è dato esclusivamente dal Comune di Città di Castello che ha oltre il 90 per cento delle azioni e che l’assenza per l’approvazione del bilancio, propedeutica alla scadenza del mandato dell’Amministratore unico Goracci , non può che essere stata una scelta politica del Comune tifernate.
Il Sindaco però, che nel recente passato ha preso pilatescamente tempo sulle richieste del PD che intende rimuovere l’amministratore unico con un nome di propria fiducia, ha il dovere di fare chiarezza: intende o meno procedere al rinnovo dell’amministratore unico in pieno mese di agosto, in regime di prorogatio e a soli due mesi dalle elezioni? Fratelli d’Italia è convintamente contraria alla sostituzione del Dottor Goracci prima delle elezioni perché ritiene giusto che sia il prossimo Sindaco, forte di un nuovo mandato popolare, la persona più indicata ad individuare il nuovo Amministratore, a prescindere dal colore politico della futura amministrazione: definire l’eventuale nuova nomina come transitoria è ipocrita sapendo bene il PD che nessuno ha il potere di rimuovere un nominato e la cocciuta ostinazione con cui si richiede istericamente la rimozione di Goracci ha il solo scopo di mettere una propria pedina in un posto strategico prescindendo dall’esito elettorale, magari per mandare messaggi di natura clientelare al corpo elettorale.
Giova anche ricordare che un nuovo amministratore sarebbe tenuto ad integrare la documentazione che riguarda la persona fisica del medesimo nel contesto dell’importante gara d’ambito in corso producendo conseguenti ritardi nella definizione della stessa. Ma è evidente che l’interesse generale ha poco a che fare con il PD che vive nell’angoscia di perdere un potere che ormai sfiora i tre quarti di secolo. Il Sindaco però, lo ribadiamo, ha il dovere di mettere la parola fine a questa stucchevole vicenda che interessa poco i cittadini pur incidendo concretamente sul futuro dell’intera Comunità tanto quanto la figura del prossimo Primo Cittadino.