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Raffaello fondamentale per l’identità di Città di Castello

L’opera giovanile di Raffaello ha segnato per sempre l’identità artistica di Città di Castello: si tratta di una peculiarità ben nota, ribadita con dovizia di particolari dalla prof.ssa Ornella Baldicchi nel corso dell’incontro organizzato dal Kiwanis Club tifernate per celebrare il “Divin Pittore”.


Nella circostanza, alla presenza del Luogotenente Governatore Divisione Umbra del club M.Cristina Tanchi (insieme al Presidente kiwaniano di Assisi Angelo Barbanera) e della presidente dell’Ass.ne per la Salvaguardia e la Tutela dei Monumenti dell’Alta Valle del Tevere Catia Cecchetti, la Past-goverrnor Nazionale Valkiria Do e la Presidente Paola Dini hanno ricordato come l’appuntamento segni il riavvio dell’attività in presenza del club che tuttavia, nel corso della pandemia, è ripetutamente intervenuto con concrete azioni di solidarietà a favore del personale sanitario locale impegnato in prima fila nella lotta la covid-19.


Dal canto suo il Sindaco Luciano Bacchetta, nel salutare tale occasione come motivo di rinascita, ha ribadito l’importanza della prossima mostra su Raffaello (settembre’21-marzo’22) slittata per ovvie ragioni e confortata dal riconoscimento nazionale.
In apertura di serata il chitarrista Stefano Fallleri e la flautista M.Luisa Mencherini sono stati protagonisti di un gradevolissimo momento musicale con l’esecuzione di brani rinascimentali.

E’ seguita l’illustrazione della vita e delle opere di Raffaello da parte della relatrice che ha sottolineato le influenze umbre(Perugino) e tifernati in particolare(Luca Signorelli) nel percorso dell’Urbinate, evidenti nelle opere eseguite a Città di Castello come la stupenda Crocifssione Mond oggi alla National Gallery di Londra e lo “Sposalizio della Vergine” ,capolavoro assoluto ora a Brera: un patrimonio di esperienze che risulteranno fondamentali nel successivo periodo fiorentino e quindi in quello romano del “giovane per sempre” Sanzio.

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