Anche i gruppi consiliari di Monte Santa Maria Tiberina, “Un impegno comune” e “Uniti per cambiare”, si mobilitano per trovare una soluzione e superare la carenza dei medici di famiglia nel territorio. E proprio in nome del diritto alla salute, che deve essere uguale per tutti, per la difesa dei servizi dei medici di base nei piccoli Comuni e per una migliore organizzazione dei servizi, i Consiglieri comunali dei due gruppi hanno organizzato una manifestazione in programma sabato 17 luglio, alle ore 10, davanti al distretto sanitario dell’Alto Tevere – Trestina.
“L’iniziativa “Manifestiamo” – spiegano i promotori dell’evento – nasce per puntare i riflettori su un problema serio e grave per tutti i cittadini e poiché riteniamo leso il nostro diritto alla salute a causa della disorganizzazione dei servizi sul territorio. Dopo il pensionamento dei due medici di medicina generale, il nostro Comune rimarrà completamente scoperto, senza punti di riferimento e senza certezze su tempi e modi delle sostituzioni. Per una realtà come quella di Monte Santa Maria Tiberina questo significa mettere in difficoltà centinaia di persone, per la maggior parte anziani con difficoltà motorie e disabilità. Non aver preventivato la gestione di situazioni come quella che riguarda il nostro Comune, ha generato molta confusione e preoccupazione, il tutto aggravato dal contesto pandemico in corso. Famiglie con disabili e infermi senza punti di riferimento, medici di medicina generale che si rifiutano di accogliere cittadini residenti nel Comune di Monte Santa Maria Tiberina poiché troppo lontana; anziani in attesa della somministrazione delle seconde dosi di vaccino, che non sanno come verrà loro somministrata la seconda dose; la corsa in ordine sparso al cambio dottore fuori Comune, tra code e attese; il timore di vivere una quarta ondata senza avere un punto di riferimento in grado di conoscere la storia clinica di ognuno e dei propri cari. Questi sono solo alcuni dei disagi che stanno affrontando i cittadini di Monte Santa Maria Tiberina. Solo grazie allo spirito di iniziativa isolato di qualche medico con alto senso del dovere, in alcuni casi le famiglie hanno trovato supporto, ma riteniamo che vicende come la nostra debbano obbligatoriamente avere una regia che parta dai distretti sanitari e che eviti di arrivare in ritardo sulle questioni, e di creare disagi come quelli creati a Monte Santa Maria Tiberina.
Per questo chiediamo tutela, una migliore gestione dei servizi e che si trovi presto una soluzione per trovare medici di medicina generale che vengano a prestare i propri servizi sul territorio comunale”.