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Concerto per nonna “Lisa” – Grande successo per la prima esecuzione in tempi moderni del Requiem di Antonio Caldara

Con una rarità musicale, la prima esecuzione in tempi moderni del Requiem in do minore di Antonio Caldara, accanto a una cantata di Dietrich Buxtheude, si è conclusa sabato sera la 12^ settimana di Musica Antica di Città di Castello, organizzata dalle Associazioni Armonia Antiqua e Aramus con il patrocinio del Comune. Quest’anno il concerto, che si è svolto nella sala dei 300 dell’hotel Villa San Donino, è stato dedicato al ricordo della tifernate Luisa Zappitelli, per tutti “nonna Lisa”, scomparsa a 109 anni il 19 giugno scorso, testimone lucida e instancabile della storia repubblicana e dei diritti delle donne, a partire dal suffragio universale del 2 giugno 1946. L’occasione solenne è stata esaltata dall’eccezionale ritrovamento musicale, un manoscritto di Caldara proveniente da un monastero benedettino in Austria, trascritto in notazione moderna da Guido Ivessich e affidato all’esecuzione dell’organista e direttore Osvaldo Guidotti con il Coro e l’Orchestra dei partecipanti al Campus musicale seguiti con grande impegno anche dai maestri Angela Naccari e Gabriele Benigni. “E’ sempre una grande emozione far rivivere pagine di musica rimaste sepolte e mute per secoli – ha dichiarato il maestro Guidotti – perché la musica non vive se non viene eseguita.

Non basta ritrovare lo spartito antico e mostrarlo come una preziosa tela: occorre interpretare, far ri-suonare e ri-cantare quelle parole e quelle note, come nei secoli addietro”. Un auspicio anche di resurrezione, che la musica sepolta – poi dissepolta – riviva, ci consoli e ci migliori. Questa piccola opera sacra ci rivela la mano di un grande: bellezza e sapienza nella scrittura contrappuntistica corale, nata dall’ esperienza, e grande arte nell’orchestrazione.

L’organico è essenziale, con due violini, e il basso continuo con organo e clavicembalo; la semplicità e purezza nella melodia e nelle armonie, la bellezza e sapienza nella scrittura contrappuntistica corale hanno messo in luce le capacità vocali e strumentali dei partecipanti alla settimana di musica, sempre più numerosi, premiando il lavoro didattico e artistico che ormai da anni le associazioni Armonia Antiqua e Aramus svolgono a Città di Castello, integrandosi con successo alle altre importanti attività artistiche cittadine, dallo storico Festival delle Nazioni al Concorso Musicale “Enrico Zangarelli”. Vivo apprezzamento all’iniziativa è giunto anche dagli Assessori alla Cultura Vincenzo Tofanelli e ai Servizi Sociali Luciana Bassini, presenti al concerto di chiusura, con l’auspicio che superati i vincoli imposti dalla pandemia la Settimana di Musica Antica possa permeare e caratterizzare sempre più la vita artistica di Città di Castello.

“Una giornata indimenticabile”, ha detto commossa la figlia Anna Ercolani, “nel ricordo della mamma e del suo sorriso”.

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