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Festival Experimenta: mantici magici con Bonaventura e Gili


San Giustino – Il timbro unico e suggestivo della fisarmonica e del bandoneon è stato il protagonista de “La grande notte dei mantici”, penultimo appuntamento di Experimenta lo scorso mercoledì nell’elegante cornice di Villa Graziani. La serata musicale è stata aperta dal fisarmonicista umbro Federico Gili con il brano “Amici” di Ramberto Ciammarughi, primo tassello di una brillante performance che senza interruzioni ha unito insieme in un lungo medley jazz standard come “All The Things You Are” e “With a Song in my Heart” con composizioni dello stesso Gili, “Chorinho Pra Ila” e “Richard”, omaggio al mitico Galliano.

Dopo un inizio di stampo più lirico e meditativo Gili ha catturato l’attenzione del pubblico spaziando fra temi trasfigurati, frammentati e ricomposti ed improvvisazioni fluide e ben strutturate creando un continuum sonoro armonioso e sempre interessante in cui non sono mancate vivacità ritmiche dai sapori latini e tocchi di accattivante swing. Dopo di lui sul palco è salito Daniele Di Bonaventura, virtuoso del bandoneon a livello internazionale, che con grande trasporto ed intensità espressiva ha proposto un variopinto viaggio musicale che ha preso il via con il sognante “Prelude to the Cyclical Night” di Piazzolla per proseguire poi con l’uruguayana “Se Va La Murga” di Jaime Roos, fra tango e musica e africana, e due sue composizioni, “La Caccia”, brano vivace e dai colori accesi, e la poetica e struggente “ Maria e il mare”.

Trascinante e appassionato, Daniele Di Bonaventura ha incantato la platea percorrendo stili e sonorità sempre diversi ed unendo i variegati materiali sonori in sapienti architetture. La sua abilità interpretativa è venuta alla luce anche nell’omaggio a Chick Corea e in “Milonga de mis amores” di Pedro Laurenz; le atmosfere del sacro hanno trovato spazio invece in “Litania” e “Sanctus”, composizioni dell’artista marchigiano dal respiro meditativo. L’entusiasmante concerto, organizzato in collaborazione con il Comune di San Giustino e sotto la direzione artistica di Marco Sarti, si è concluso con un apprezzatissimo fuori programma che ha visto duettare i due musicisti in un affiatato dialogo in “Frank among The Stars”, brano di Di Bonaventura dedicato a Frank Marocco, grandissimo fisarmonicista americano, ed infine, con un tocco di bossa nova, con la coinvolgente “Wave” di Jobim.

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