“Accolgo con favore ed entusiasmo la proposta di Andrea Laurenzi, istituire un tavolo permanente di confronto tra Altotevere e Valtiberina è indispensabile, una questione che non possiamo più rimandare, ma voglio spingermi oltre. In caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative, è mia intenzione senza che questo gravi sui conti dell’amministrazione, favorire la creazione di un parlamentino di area vasta dell’Altotevere umbro e della Valtiberina toscana, che guardi oltre le appartenenze politiche, che formuli proposte, da inserire nei punti da discutere nei vari Consigli Comunali. Mai come ora serve porre al centro del dibattito pubblico, le esigenze concrete di cittadini e imprese. È giunto il momento di creare sinergie, collaborazioni, punti di incontro concreti che favoriscano lo sviluppo armonico del nostro territorio. Sarò sincero, ci sono problemi burocratici, i confini regionali sono un limite evidente, ma esistono enormi possibilità di collaborazione, basta volerlo. Turismo, viabilità, scuola, urbanistica, sociale, sicurezza, sono questioni su cui possiamo trovare una sintesi, nell’interesse dei nostri concittadini”.
Bene Secondi, cerchiamo di approfondire:
Parliamo di Scuola: tanti dei nostri ragazzi giornalmente si spostano tra Umbria e Toscana per frequentare i vari istituti scolastici, quali idee per migliore trasporti e servizi formativi?
Parlando di servizi, questione che dobbiamo valutare in ogni suo aspetto, la forma in molti casi è sostanza, l’organizzazione dei servizi, passa anche attraverso gli strumenti di affidamento, sarebbe quindi opportuno iniziare a lavorare su accordi quadro con l’obbiettivo di realizzare affidamenti unici, garantendo ad ogni realtà le specifiche esigenze, questo se realizzato, garantirebbe economie di scala e omogeneità nella qualità dei servizi offerti. Sulla formazione, possiamo intervenire solo ed esclusivamente, creando le basi per dar ai nostri studenti plessi scolastici che ne garantiscano la loro sicurezza e ogni comfort raggiungibile.
Altro tema ampiamente dibattuto è quello legato al turismo, inutile negare che il nostro territorio, nonostante un patrimonio di indubbio valore, non sia valorizzato per quanto meriti, per quali motivi, secondo lei?
Scordiamoci, nonostante l’enorme patrimonio che abbiamo, che senza promozione, i turisti possano essere attratti dal nostro territorio. Dobbiamo aprirci all’esterno, in un mondo globalizzato, questo è fondamentale. Serve sfruttare al massimo i nuovi mezzi che la rete ci mette a disposizione, evidenziare le peculiarità e le eccellenze storiche, paesaggistiche culturali, ricettive di ogni singolo territorio, non in chiave competitiva interna, ma sopportandoci reciprocamente e finanziariamente, per creare le basi di campagne promozionali massive che aumentino, nel turista, la voglia di fare del nostro territorio una meta di vacanze.
Mai, come in questo periodo, l’emergenza pandemica ha posto al centro del dibattito pubblico, la questione legata alle strutture sanitarie, ci sono a suo avviso le basi per instaurare una collaborazione concreta, tra Altotevere e Valtiberina, sulla gestione dei servizi sanitari? che favorisca e non penalizzi i nostri concittadini?
Il tema della sanità è fortemente bloccato dalle competenze regionali, ma possiamo studiare offerte sanitarie, ad hoc, che valorizzino il territorio nel suo complesso, dando ad ogni struttura la possibilità di crescere in base alle proprie specifiche competenze, nessuna concorrenza, ma leale collaborazione e continuo innalzamento della qualità dei servizi offerti, il tutto con un unico scopo, garantire la salute dei nostri concittadini.
Urbanistica, si parla di sviluppo armonico del territorio, può spiegarsi meglio?
Tema fondamentale, per il rilancio della nostra economia. Sarà importante e decisivo che gli enti armonizzino il più possibile, la parte che riguarda i regolamenti urbanistici, serve semplificare, in primo luogo va migliorato l’acceso ai servizi, questo per dare ai nostri imprenditori e concittadini, la possibilità di lavorare e progettare con regole chiare, uniformi e certe. Non credo sia pensabile, allo stato attuale, che in un territorio di 30 chilometrici, ci siano regole così differenti tra loro.
Parliamo di sociale, e di associazionismo. Quali sono le politiche territoriali che potrebbero favorire un miglioramento dei servizi al cittadino e in particolare i servizi alle famiglie in difficoltà, non solo economica?
Serve un rafforzamento nel coordinare le offerte del terzo settore, in modo tale che le risposte risultino sempre più veloci, efficaci ed esaustive. Se il mondo del volontariato è ben valorizzato, è lo strumento più efficace per venire incontro ai bisogni delle persone e dei nuclei familiari in difficoltà. Qui non esistono vincoli amministrativi, esiste già una vocazione Inter territoriale serve solo migliorare, ove possibile, quanto di buono è stato realizzato dai nostri volontari, su questo saranno fondamentali le indicazioni che ci perverranno dalle associazioni, che sono ogni giorno in prima linea, nell’affrontare questo tipo di problematiche.
Ambiente, rifiuti, gestione idrica, temi al centro di numerosi dibattiti, che sembrano non essere attenzionati, come dovrebbero dalla politica locale, la sua opinione?
In questa caso la risposte pubbliche, a tutti i livelli, devono essere in grado di reperire, attraverso la progettualità e l’innovazione, i fondi europei che in futuro saranno messi a disposizione delle amministrazioni pubbliche. E’ una partita che dobbiamo sforzarsi di giocare insieme, in questi anni Città di Castello ha mostrato di essere in grado di reperire, grazie al lavoro sinergico dei dipendenti comunali e degli amministratori, fondi importanti, che hanno cambiato il volto della nostra città, questo va fatto anche a livello comprensoriale, creiamo una squadra in grado di preparare progetti comuni da sottoporre livelli preposti, sono sicuro che riscuoteremmo ampi successi.
Viabilità questione irrisolta oramai da decenni. E45, ex Fcu, E78, in molti credono che siano questioni affrontate solo in prossimità delle elezioni, qual’e il suo punto di vista su questo argomento, ma non solo. Non crede che sia arrivato il momento di iniziare a pensare anche ad una viabilità alternativa, San Giustino ha da poco inaugurato la bretella capoluogo e Sansepolcro si appresta ad ultimare i lavori per il secondo ponte sul fiume Tevere.
Dobbiamo innanzitutto migliorare e mettere in sicurezza il patrimonio viario esistente, attraverso una manutenzione programmata, periodica ed efficiente, cercando di evitare situazioni di eccessiva criticità e border line. Gestire bene il nostro territorio ci può dare la possibilità di presentarci agli organi competenti con la serenità di aver gestito al meglio il nostro patrimonio, dopodiché saremo in grado di presentare progetti comprensoriali di ampio respiro. Sono favorevole a creare, nel nostro territorio una viabilità alternativa, ma prima vanno poste le basi per avere ampia credibilità verso gli organismi superiori, tema che ripeto dobbiamo cercare di sviluppare insieme. Faccio l’esempio della ex tiberina 3 bis, l’asfalto non conosce limiti territoriali, un buca è identica sia se si transiti nel tratto Umbro che in quello Toscano, serve coordinamento tra le varie amministrazioni, per rendere tutto più semplice ed efficiente”