Verso le elezioni Sansepolcro: Francesco del Siena (Area Riformista) “a fianco di Laurenzi per terminare quanto iniziato con Cornioli. Lavorerò per favorire la costruzione di una vera area riformista, aperta a tutti, che vada oltre le appartenenze politiche

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Il mio impegno accanto ad Andrea Laurenzi comincia da qui.


Ho deciso di candidarmi al suo fianco perché nel confrontarmi con lui, andando oltre i ruoli istituzionali che abbiamo ricoperto negli ultimi 5 anni, ho trovato terreno fertile per continuare il lavoro fatto fino ad oggi con Mauro Cornioli: non solo non rinnego il passato, ma ne sono orgoglioso e vorrei che quanto di buono è stato realizzato avesse una continuità.
Ecco perché mi candido:

  • Perché ho voglia di continuare a fare politica per Sansepolcro con lo spirito di servizio che mi ha contraddistinto
  • Perché senza rinnegare niente del passato, ho voglia di guardare avanti
  • Perché vorrei portare il mio bagaglio personale sulle politiche di vallata partendo dal turismo e continuare a lavorare con il nuovo sistema di urbanistica condivisa con tutti comuni
  • Perché mi piacerebbe concludere alcune progettualità iniziate in questi cinque anni (Passerella percorso francescano, Orti Sociali, rigenerazione della Stazione Ferroviaria, Ciclovia Sansepolcro – Monterchi)
  • Perché credo che la politica comunale si possa fare solo stando dentro le istituzioni (maggioranza o opposizione, che sia) mettendo a disposizione il proprio tempo, le proprie competenze e la voglia di fare
  • Perché con entusiasmo, convinzione e rinnovata speranza ho deciso di riprovarci in prima persona, mettendoci la faccia e cercando la fiducia dei cittadini, nella consapevolezza che riceverò consensi ma anche critiche e attacchi. Questo è normale quando ci si espone e ci si mette al servizio della propria comunità.
    Lavorerò per favorire la costruzione di una vera area riformista, aperta a tutti, che vada oltre le appartenenze politiche, con l’obbiettivo di favorire, ampliare e rendere attuabili progetti di ampio respiro. Dobbiamo aprirci all’esterno, l’esperienza ci insegna che il dialogo con i territori a noi vicini è fondamentale, per il bene della comunità, che merita risposte chiare, dopo mesi di grandi sofferenze, rinunce, restrizioni.
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