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Verso le elezioni: Secondi “vi spiego i motivi della mia candidatura”

Ebbene sì, ho deciso di accettare la sfida della candidatura a sindaco di Città di Castello.

Sarà una follia, sarà una scelta di responsabilità, non so.

È sicuramente voglia di esserci per la mia città, coraggio di non restare indifferente, di mettermi al servizio di una comunità, la mia comunità, con le competenze, le esperienze, il senso di appartenenza che mi fanno avvertire l’impegno per i cittadini come un dovere.

In questo post non farò alcun annuncio pretenzioso.

Voglio semplicemente trasmettervi la mia emozione e spiegare perché ho deciso di mettermi in gioco accettando questa candidatura.

Vengo da quello che una volta era chiamato “popolo” con la “P” maiuscola.
Sono figlio di agricoltori e operai.
Sono impegnato nella conduzione dell’azienda familiare.

Mi sono laureato in Scienze Politiche con 110 e lode, pagandomi gli studi con il lavoro quotidiano.

Da amministratore locale ho svolto un percorso leale e coerente, con importanti risultati, maturando in quindici anni una profonda esperienza al servizio della mia comunità.

Ora, a 40 anni, è arrivato il momento di assumere la responsabilità di un nuovo progetto nel quale mettere la faccia in prima persona.

Non essere più parte di una squadra di governo, ma aspirare a guidarla.

Il mio impegno sarà proiettato nel futuro, partendo dal protagonismo delle nuove generazioni.
Sono convinto che accettando le sfide della contemporaneità Città di Castello possa affermarsi come eccellenza italiana nel mondo.

Economia, cultura, pari opportunità, ambiente, formazione e sport: sono tanti i settori in cui vogliamo fare la differenza.

Credo però che la prima frontiera per chi governa sia l’ambito sociale, il rapporto con il cittadino e i suoi bisogni, le sue difficoltà, le sue speranze per il futuro, dove l’attenzione deve essere non solo al servizio che si mette a disposizione, ma anche al metodo: qualunque intervento deve rispettare prima di tutto la dignità delle persone fragili, senza lasciare indietro nessuno.

D’ora in poi di questi temi parlerò tantissimo, anche in modo eccessivo probabilmente, ma d’altro canto se non fosse così non sarebbe campagna elettorale.

Il messaggio che con la mia candidatura a sindaco vorrei dare a tutti, soprattutto ai giovani, è uno: se avete un sogno non fatevi mai dire da nessuno “non è cosa per voi”.

Quindici anni fa ero uno di quelli che non avrebbe mai sognato di poter arrivare a competere per la carica di sindaco della mia città, ma la mia identità tifernate, lo spirito di servizio, la determinazione nell’affrontare la vita, le tante sconfitte e le altrettante rinascite, mi hanno aiutato a crederci e mi hanno portato fino a questo punto.

La mia esperienza di vita, ciò che ho imparato, ciò che so di poter fare per gli altri mi danno l’energia e il coraggio di pensare di poter essere sindaco della mia città.
Nessuno può tirarsi fuori dalla propria storia e sono convinto che, come diceva qualcuno più importante di me, “un vero viaggio non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi”.

ilFuturoèQuestioneDiSecondi

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