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Verso le elezioni a Sansepolcro: Giuseppe Carbonaro “Ci vogliono donne e uomini di grande spessore per ottenere grandi risultati nelle cose che si vanno a fare, noi li abbiamo.

“Governare una città come Sansepolcro è una grande responsabilità” Fratelli d’Italia dice basta ai “listoni civici, che civici non sono, perché è chiaro ed evidente che le liste sono in molti casi composte da uomini e donne legate ad un partito, questo la gente lo sa, per questo motivo è molto più corretto sapere che chi vota il nostro candidato, vota anche simbolo e partito.” Parole chiare, rilasciate alcuni giorni orsono dal presidente di Fratelli d’Italia Sansepolcro, Salvio Zoi. Come sempre succede da queste parti, si va diritti al punto senza giri di parole scelta questa, che ricalca in pieno le linee guida portate avanti in questi mesi anche dal leader Giorgia Meloni. Della scelta di candidare Laura Chieli ma soprattutto di alcuni temi che interessano da vicino il nostro territorio, la nostra redazione ha chiesto anche il parere anche al vicepresidente di Fratelli d’Italia del borgo, Giuseppe Carbonaro.

Laura Chieli, di fatto, è l’unico volto nuovo di questa campagna elettorale. La scelta pare chiara, serve discontinuità per invertire la rotta, Sansepolcro deve tornare al centro delle dinamiche politiche regionali, per questo servono uomini e donne, fuori dal sistema. Il rischio di forti frizioni con il governo regionale, guidato dal PD è reale, rischio calcolato?


Sarò chiaro e diretto. Abbiamo una rappresentanza in Consiglio Regionale così qualificata e agguerrita che riesce a farsi approvare quasi tutte le mozioni che presenta, questo ci mette assolutamente nella condizione di essere sereni per quello che riguarda i rapporti con la Regione. Quindi per noi non esiste un problema di rapporti con le istituzioni regionali, noi porteremo avanti le nostre istanze, la valutazione che dovrà essere fatta sarà sulla qualità dei progetti che presenteremo, e non sulla parte politica che li presenta.


Certificata la rottura tra centro destra e Fratelli d’Italia, questo non solo a Sansepolcro, pare difficile al momento che si possano gettare le basi per una nuova collaborazione. Può spiegarci le differenze, sostanziali, tra il Vostro programma e quello presentato dalle liste che appoggiano il candidato Innocenti? Perché noi facciamo fatica a trovarle.


Non credo che ancora i programmi siano usciti e siano stati letti, noi il loro e loro il nostro; detto ciò sulle idee le differenze sono importanti, il nostro progetto di futuro guarda ai prossimi 10 anni in una maniera diversa da come ci siamo confrontati con la politica fino a oggi. Troverete nella presentazione delle nostre liste, la differenza sostanziale delle squadre di governo che verranno presentate. Non credo che ancora i programmi siano usciti e siano stati letti, noi il loro e loro il nostro, dopo di chè quello che conta è dare continuità alle tante promesse elettorali. Su questo la nostra scelta è chiara pochi punti facilmente raggiungibili, il libro dei sogni, la valanga di proposte e promesse elettorali difficilmente realizzabili, non fanno parte del nostro modo di lavorare noi puntiamo sulla concretezza.


Vi si chiede, più attenzione alla sicurezza della persona, garanzie dal punto di vista dei servizi sanitari, meno burocrazia, una macchina comunale più efficiente, in grado di dare risposte veloci ed esaustive alle richieste di cittadini e imprese, ma serve capire anche quale sarà il futuro dell’Unione dei Comuni. Problemi ricorrenti, ma che non trovano soluzione, di fatto un sindaco ha pochi margini operativi in questi casi, come vi muoverete su questi fronti?


Per quello che riguarda la sanità credo che l’obiettivo di tutti i candidati sindaci sia unico, cioè quello di far tornare il nostro plesso ospedaliero a contare come un ospedale e non come un presidio di primo soccorso. Su questo non credo ci saranno differenze abissali, ci saranno approcci diversi ma per tutti l’obiettivo è comune, ridare centralità e servizi al nosocomio biturgense.


Per quello che riguarda la sicurezza invece bisognerebbe spendere del tempo per spiegare che abbiamo messo un sistema di prendi targhe e tutti si lamentano che non funziona… dobbiamo istallare un vero ed efficiente sistema di video-sorveglianza fruibile ed accessibile a tutte le forze dell’ordine in qualsiasi momento.
Abbiamo gestito e ci siamo accontentati del ritorno della compagnia dei carabinieri senza l’aumento di personale; non siamo riusciti a fare sintesi fra le quattro forze che dovrebbero presidiare la sicurezza del paese.
Per il nostro sindaco una delle prime azioni concrete è instaurare un tavolo di concertazione e co progettazione tra Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili Urbani. Un tavolo con l’obiettivo di costruire una collaborazione vera per poter coprire il territorio in maniera capillare ognuno nei propri modi e metodi.


Guardate stiamo parlando di un argomento secondo me molto importante ma che non è sotto gli occhi della gente. Parliamo della diga di Montedoglio; credo che sia l’esempio del fallimento dell’Unione dei Comuni, abbiamo concesso tanto e tanti terreni ci siamo assunti molteplici rischi per avere zero benefici in cambio. L’unione dei Comuni dovrebbe essere un organo di garanzia per i singoli comuni… se non serve a questo non vedo per cos’altro possa essere utile. Per cui sull’Unione dei Comuni se continuare o no, dipende dai risultati che questa può dare.


Per quello che riguarda la macchina amministrativa, credo di poter già fare un nome della figura che sarà il nostro responsabile in merito. Stefano Gallai per quarant’anni dipendente del Comune per almeno 26 provveditore al bilancio e uomo di grandissima serietà ed esperienza. È il primo tassello che intendiamo mettere in campo per risolvere questo problema, ci vogliono le donne e gli uomini di grande spessore per ottenere grandi risultati nelle cose che si vanno a fare.

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