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Città di Castello al ballottaggio: Luciana Bassini “La società civile è con noi. Al primo posto un’agenda con il mondo civico e dei professionisti”

Luciana Bassini si prepara al ballottaggio per la carica di sindaco di Città di Castello con una campagna a tu per tu, tra la gente e con la gente: «Il periodo elettorale è tipicamente un’occasione di proclami e avrei imbarazzo a fare spot da tv commerciale; credo invece che i cittadini delle frazioni e del centro di Città di Castello sappiano
fare una scelta sulla base delle esigenze che già sentivano prima dei molti ammiccamenti dell’ultim’ora. Certamente la comunicazione virtuale è importante ma crediamo che sia importante mantenere equilibrio e concentrazione sui temi concreti, a partire dai confronti
diretti con la gente e con proposte che escano dal ‘palazzo’ ».

La candidata sostenuta da Civici per Città di Castello, Unione civica Tiferno, Castello Cambia Movimento 5 Stelle e Sinistra civica Progressista, afferma di essere concentrata in un dialogo con le forze cittadine che è già partito mesi fa: «Il nostro modello non sarà più
quello legato alle lobby di partito che a Città di Castello hanno dimostrato di essere arroccate su loro stesse, e che solo oggi hanno bisogno di promettere presidenze o incarichi a qualche esponente donna della società civile.

Noi siamo la societá civile, non siamo targati da nessun partito, quindi se vinceremo il ballottaggio, con noi la società civile sarà già naturalmente dentro il governo di questa città.

Abbiamo già in corso tavoli di elaborazione di contenuti sociali con diversi rappresentanti delle forze civiche, culturali e sociali della città, sulle idee di sostenibilità, snellimento burocratico, partecipazione a bandi (nazionali e europei) e sui progetti di rilancio in diretta attinenza con la ripartenza post-Covid. Con un distinguo importante, anzi centrale, che è quello dell’educazione e
della pedagogia applicata a nuove relazioni con il mondo della scuola e del sociale. Questo è il futuro che conta e quello che vogliamo comunicare concretamente, per strada e non solo online, senza essere “fenomeni” ma rappresentanti di un incarico ormai importantissimo e
pieno di responsabilità».

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