Trascorrono gli anni, si affaccia qualche inevitabile acciacco, cambiano più o meno leggermente le fisionomie ed i colori… e come non bastasse si presenta la… variabile impazzita del Covid! Macchè, l’immarcescibile classe ’58 non si fa intimidire da nulla, e procede come un sol uomo verso l’obiettivo: che è indefinito tutto sommato, ma si sintetizza nella frase simbolo del gruppo, un… mantra che non viene mai meno. Già: “il bello deve ancora venire”!
Ed allora, dopo la forzata pausa del 2020, la ‘Iron class’ degli oggi 63enni tifernati si ripresenta al classico appuntamento annuale della convention, sempre molto partecipata ma per forza di cose un po’ meno del solito: la pandemia li ha lasciati tutti in piedi (e chi li ammazza a questi? Ci vuole ben altro…), ma fra chi è temporaneamente ai box -leggi quarantena-, chi di vaccinarsi non ne vuol proprio sapere e quindi deve a malincuore rinunciare, chi qualche timore lo conserva e preferisce attendere tempi migliori… Beh, alla fine erano pur sempre una 40ina i diversamente giovani che furono bambini negli anni ’60: forse favolosi in generale secondo la vulgata corrente, di sicuro per loro.
E su questo non ci piove. In un noto ritrovo sulle colline a sud di Città di Castello si son dati appuntamento, e come di consueto il convivio è stato utile -oltre a mangiare in felice compagnia e a brindare alle future fortune di ciascuno- per rivivere in allegria vecchie storie, episodi che restano impressi nella memoria anche a distanza di tempo (tanto ormai, in alcuni casi), e che è bello ricordare tutti assieme.
Sono ancora indomiti insomma quelli che videro la luce nel lontano 1958 -fa quasi impressione pensarlo, ma i loro genitori avevano vissuto da involontari protagonisti le vicende della guerra, che viceversa pare lontana secoli-, e non smettono di guardare avanti con fiducia ed ottimismo: non rinnegando tuttavia (anzi, tenendolo nella dovuta considerazione) il loro passato, dal quale prendere ancora slancio per proseguire fieri ed orgogliosi il proprio cammino. Bravi, di ottimismo in questi tempi bui si sente davvero un impellente bisogno…