È tornato alla ErmGroup San Giustino dopo la parentesi della scorsa stagione a Civita Castellana, sempre in B e sta dando il suo bel contributo alla causa biancazzurra. Fra i quattro centrali in organico c’è quindi a pieno titolo Davide Stoppelli, specie in un momento come quello attuale che vede Carmelo Muscarà ai box per problemi al ginocchio. Nelle ultime due vittoriose trasferte di Prato e di Santa Croce sull’Arno, il 29enne atleta eugubino residente a Città di Castello è stato una garanzia nel suo ruolo e insieme agli altri compagni di squadra sta riportando la ErmGroup verso la vetta del girone F di Serie B.
A lui è affidato questa settimana il commento dell’ultima partita disputata e del campionato più in generale. Intanto, che avversaria è stata la squadra dei Lupi, nonostante la bassa posizione di classifica che occupa e la vittoria per 3-0 ottenuta dalla formazione di coach Bartolini? “Il Santa Croce si è rivelato per quello che ci aspettavamo – dichiara Stoppelli – ovvero un gruppo di giovani che scendono in campo senza condizionamenti legati al risultato, ma che una volta messi sotto pressione finiscono con l’evidenziare i loro limiti e quindi vedono sgretolare le proprie certezze, anche se hanno lottato fino in fondo nei primi due set, cedendo poi nel terzo.
Trattandosi tuttavia di giovani, potranno migliorare e credo che nel prosieguo dell’annata diventeranno sempre più avversari ostici per chiunque”. A proposito del secondo set, li avete dovuti inseguire nel punteggio fino al 21 pari, dovendo rimontare in un frangente anche quattro lunghezze di svantaggio. Che cosa aveva determinato questa situazione? “Diciamo che ancora il nostro gioco pecca un tantino di fluidità e questo ha permesso loro di stare avanti. Ci hanno creato difficoltà e noi abbiamo anche commesso qualche errore, ma il vantaggio che ha tenuto a lungo Santa Croce era frutto più dei demeriti nostri che di altro”. Con pedine quali Muscarà e Agostini che attualmente sono indisponibili per problemi fisici, quanto è importante avere una rosa ampia? “E’ il punto di forza della nostra squadra, quello di avere più scelte in ogni reparto, al contrario magari di formazioni che hanno soltanto uno o due punti di riferimento.
Qualora vi siano giocatori acciaccati, ci permette di compensare le mancanze con altri elementi all’altezza della situazione. Dobbiamo quindi puntare sulla consistenza dell’organico che abbiamo, per poter avere possibilità concrete di spuntarla”. Tanto più che quest’anno il girone è più combattuto che mai. “Francamente, non ricordo un equilibrio del genere, con 9 squadre su 12 racchiuse in un fazzoletto di appena 4 punti. Non c’è chi sta nettamente sopra le altre e allo stesso tempo vi sono tante compagini ben attrezzate, fra le quali anche la nostra, San Giustino. E torno al concetto che più volte finora è stato ribadito: anche un solo set perso in più o in meno può fare la differenza. Lo stesso Civita Castellana, squadra costruita per i play-off, ha già avuto i suoi inciampi, per cui non è semplice anche indicare una favorita.
Noi siamo fra coloro che possono ambire a uno dei primi due posti, a patto però di stare sempre sul pezzo, perché è importante: se manteniamo costante la concentrazione, siamo in grado di poter dire la nostra fino in fondo”. Domenica prossima arriverà a San Giustino il fanalino di coda Tmm Futuraenergie di Perugia. L’opportunità migliore per cercare finalmente di vincere anche in casa? “Certamente, il calendario sembra propenso a darci una mano ma, al di là di chi affrontiamo, non possiamo mai allentare la guardia e di questo successo interno abbiamo senza dubbio bisogno”.