Cantore della storia, delle tradizioni, della vita quotidiana della città e guida creativa della Pinacoteca – Riconoscimento ufficiale a Dino Marinelli

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“A Dino Marinelli, anima popolare della memoria e della cultura tifernate”. Questa è la motivazione incisa sulla targa che è stata consegnata dall’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, a Dino Marinelli, storico custode, “guida artistica e creativa” della Pinacoteca Comunale, per decenni, nel corso dei quali ha svolto con grande passione il proprio compito che andava ben al di là del ruolo ufficiale. Un vero e proprio “cantore” della storia, delle tradizioni tifernati, dei suoi vicoli, delle sue piazze e della vita di ogni giorno delle persone di Città di Castello che dal dopoguerra, poi gli anni sessanta-settanta, ha iniziato a muovere i primi passi anche di un vero e proprio rinascimento culturale e la Pinacoteca con i suoi tesori, Raffaello prima di tutto, ne è stata la testimonial più autorevole. Al termine della presentazione del catalogo scientifico della mostra ‘Raffaello giovane a Città di Castello e il suo sguardo’, in scena fino al 9 gennaio alla Pinacoteca comunale si è svolta una breve ma sentita cerimonia di consegna del riconoscimento dell’amministrazione comunale, del sindaco, Luca Secondi e della giunta al “popolare” Dino, visibilmente commosso e soddisfatto, affiancato dai rappresentanti dei rioni del centro storico, il Presidente del “Prato”, Domenico Duchi, il segretario della “Mattonata”, Paolo Alunni e il vice-presidente di “San Giacomo, Nicola Pasquetti, rioni, che lui stesso ha celebrato in numerosi libri e pubblicazioni (impreziosite dalle illustrazioni del compianto Ubaldo Mariucci, “Baldino” e Angiolo Pieroni) e sulle pagine del mensile “L’Altrapagina”. Presente il deputato Walter Verini, “sangiacomino” doc che non è voluto mancare all’appuntamento con un grande amico. “Voglio dedicare questo riconoscimento prima di tutto ad un amico, un grande tifernate come Carlo Fuscagni, a lungo direttore di Rai1 che proprio in un progetto riguardante Raffaello e la Pinacoteca tanti anni fa mi ha coinvolto come guida e poi agli amici giornalisti di Città di Castello, alla città, ai suoi splendidi rioni e alla sua bella periferia, al segretario di tanti anni fa che firmò il mio contratto di assunzione in comune, al lungo periodo trascorso in pinacoteca a fianco di tanti colleghi di grande valore”, ha precisato Dino Marinelli che ha concluso l’intervento con una frase ad effetto delle sue: “ricordo ancora con piacere quando al termine di ogni giornata, la sera scendendo le case della Pinacoteca mi interrogavo con un certo stupore sul fatto che per fare il bellissimo lavoro che ho svolto in quel luogo straordinario ricco di storia e mistero, mi pagassero pure”. “Questo è Dino Marinelli, che tutta Città di Castello – ha concluso l’assessore Botteghi – ha voluto ringraziare nel luogo che a lungo ha rappresentato la sua vita, i suoi affetti il suo spiccato senso di appartenenza di cui, con orgoglio, ne siamo immensamente grati. Grazie Dino”.

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