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La Caritas diocesana in prima linea a sostegno dei fragili e delle persone in difficoltà

Un anno di solidarietà concreta della Caritas sul territorio al servizio dei “fragili” e delle persone bisognose. Ieri sera in occasione della tradizionale cena degli auguri di Natale, nei locali adiacenti la sede di Piazza del Garigliano (grazie alla disponibilità di un privato), il direttore della Caritas diocesana, Gaetano Zucchini, alla presenza del vescovo Monsignor Domenico Cancian, di Don Paolino Trani (a lungo direttore della struttura), dell’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, di rappresentanti delle forze dell’ordine, dei giornalisti tifernati (protagonisti di una cospicua donazione) ed ovviamente degli ospiti ed utenti, ha tracciato un bilancio parziale dell’attività svolta nel corso del 2021 che si sta per chiudere. “L’obiettivo di Caritas – ha detto Zucchini- è rappresentato dalla necessità di intervenire con tempestività e far fronte alle conseguenze sanitarie, economiche e sociali che le circostanze particolari hanno creato: un fenomeno completamente originale che ha coinvolto anche insospettabili nuclei familiari di fronte all’evento straordinario”. Affrontando in primis l’emergenza alimentare, nei soli primi 3 mesi del 2021, la commissione esaminatrice delle domande di richiesta per accesso Emporio, ha dato parere favorevole a 81 famiglie per un totale di 209 persone di cui: 45 minori e 5 neonati, 28 persone sole- pensionati (di cui 16 italiani e 12 stranieri), 5 famiglie mono genitoriali (con 11 minori), 31 suore alle quali si sono predisposte 4 tessere speciali, una per monastero. “Oggi – ha proseguito Zucchini – contiamo un numero di assistiti pari a 1197; è bene ricordare che per sostenere il territorio sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista etico ed economico, ci impegniamo giornalmente a raccogliere l’invenduto dei supermercati, facendo scorta di molti beni freschi non più adatti alla vendita per ridistribuirli a chi ne ha necessità.” “Inoltre, con questo sistema, riusciamo a rifornire anche la Mensa Diocesana, che rimane attiva 365 giorni all’anno, fornendo pasti da asporto per le famiglie e in loco per i senzatetto: in media si forniscono al giorno 50/55 pasti e 15/20 accessi in mensa.” Negli ultimi anni per Caritas si sono profilate inoltre spese straordinarie relative a manutenzioni, acquisto mobili, oppure permanenze in alberghi/rifugi, per poter consegnare un po’ di autonomia alle persone che giornalmente si rivolgono ai Centri di Ascolto; per il 2021 il budget investito in spese di sostegno per affitti, bollette e manutenzioni è stato di 28.000 euro, gran parte del quale arriva da fondi CEI 8xmille.Siccome la maggior parte delle famiglie della zona ha visto almeno 1 componente della famiglia essere licenziato o essere messo in cassa integrazione, si sono venuti a creare delle situazioni di precarietà economica anche laddove non si era mai osservato questo disagio. In molti casi il percorso all’autonomia passa necessariamente attraverso il reinserimento nel mondo del lavoro, per cui Caritas si è attivata promuovendo tirocini formativi all’interno di PMI locali: sono stati attivati 9 tirocini formativi, di cui 5 si sono tradotti in contratti di lavoro di lungo periodo. L’età media dei tirocinanti è di 33 anni di cui 4 stranieri (uno è un richiedente asilo malese) e 5 italiani. “Non da ultimo – ha concluso Zucchini – tra le spese sostenute con i progetti 8xmille troviamo un numero notevole di richieste per il comparto sanitario: abbiamo rimborsato circa 2000,00 euro per l’acquisto di farmaci e ausili sanitari, a famiglie che dovevano scegliere se porre attenzione alla propria salute oppure pagare la bolletta.” “Contestualmente a queste che sono le attività “ordinarie” di Caritas, il 2021 ci ha visti impegnato in 2 progetti principali: il progetto “ID.E.A. Identità, Educazione, Appartenenza” promosso dall’Associazione A.V.E., l’altro braccio operativo di Caritas e il progetto di Innovazione Sociale Agenda Urbana Altotevere Smart, in coprogettazione con il Comune di Città di Castello e con altri enti del territorio. Il primo ha toccato diversi temi che riguardavano l’inclusione sociale, parlando in maniera trasversale sia di inserimento lavorativo dei giovani che di inserimento sociale dei migranti, e ponendo attenzione sul diritto alla salute dei cittadini stranieri; il secondo invece ha lavorato su temi attuali come la lotta allo spreco alimentare e la diffusione del consumo consapevole ed il km zero.” Nel corso della serata alcuni giornalisti tifernati hanno consegnato un cospicuo contributo economico al direttore Gaetano Zucchini, frutto di una raccolta fondi spontanea.

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