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Arcaleni (Castello cambia) “sulla Tari il comune poteva intervenire, ma non lo ha fatto”

Il 21 dicembre i consiglieri delle Commissioni Controllo-Garanzia ed Economica hanno ascoltato le spiegazioni dell’amministratore unico di Sogepu sull’invio degli avvisi TARI con rate già scadute. Sono stati addotti problemi tecnici legati alla necessità di effettuare manualmente le modifiche ai ruoli TARI su centinaia di utenti che dovevano avere riduzioni o aggiustamenti, ma il dott. Goracci non è riuscito a spiegare perché, a fronte di questi problemi, i software usati e pagati profumatamente non fossero di aiuto né i motivi per cui solo il 22 settembre abbiano inviato comunicazione al Comune di questi problemi. 

Ma c’è di più. Ha riportato la missiva in cui si affermava che “in mancanza di ulteriori indicazioni da parte dell’Ente” il suo ufficio avrebbe continuato a procedere seguendo le precedenti indicazioni. Quindi ha di fatto scaricato sull’amministrazione comunale il peso di una gestione inefficiente e poco oculata. Né l’assessore Mariangeli, né l’ex sindaco, presenti in Commissione,hanno voluto o saputo rispondere quando abbiamo chiesto i motivi per i quali, ricevuta tale comunicazione a settembre, gli amministratori abbiano lasciato passare altri 40 giorni senza dare nuove indicazioni a Sogepu, prima che la stessa inviasse il 10 novembre ulteriore comunicazione avvisando di altri ritardi, dovuti a probabili problemi postali. Insomma, per loro la Tari poteva tranquillamente arrivare quando poteva, senza alcun avviso ai cittadini, e, soprattutto, senza alcun ritocco alle date di scadenza delle rate, che infatti sono rimaste quelle di sempre. Di fatto, questo sta generando un’ ulteriore diminuzione dei pagamenti Tari: a metà dicembre infatti, secondo i dati della stessa Sogepu, risultava pagato solo poco più del 50% del tributo. Vedremo a fine anno l’entità del calo delle riscossioni.

In ogni caso, un’Amministrazione corretta, capace di trattare i contribuenti come cittadini e non come sudditi, non solo avrebbe dovuto spostare la rateizzazione in tre mesi effettivi e quindi fino a marzo, come da noi richiesto, ma dovrebbe anche dare a tutti una informazione chiara, ricordando l’art.34 comma 5 del Regolamento Tari secondo il quale “Al contribuente che non versi alle prescritte scadenze le somme indicate nell’invito di pagamento, è notificato, anche a mezzo raccomandata A.R.(…),avviso di accertamento per omesso o insufficiente pagamento. L’avviso indica le somme da versare in unica rata entro 60 giorni dalla ricezione, con addebito delle spese di notifica” ma, appunto, senza ulteriori sanzioni né interessi di mora.

Ai cittadini, che ora sanno di potersi avvalere di questa norma,comunichiamo anche che le Associazioni in difesa dei diritti degli utenti, da noi contattate nella persona dei loro legali, si sono dettea disposizione di coloro che vogliano ulteriori chiarimenti o supporto, ricevendo ogni lunedì e giovedì pomeriggio presso lo Sportello del Cittadino in corso Cavour.

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