Presepe “rosa” dedicato alle donne, alle casalinghe e alla loro protettrice Santa Marta e presepe “agricolo” ispirato alla secolare “battitura” del grano realizzati nelle chiese di Astucci e Piosina

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Presepe “rosa” dedicato alle donne, casalinghe in particolare e alla loro protettrice, Santa Marta e presepe “agricolo” con la tradizionale mietitrebbia, altri attrezzi del mestiere del contadino per rinverdire la tradizionale festa della “battitura”: due inedite rappresentazioni della natività realizzate ai piedi degli altari delle chiese di Astucci e Piosina. Non sono certo passati inosservati i due presepi che alcuni fedeli, consiglieri e soci delle pro-loco hanno realizzato con la bella idea di dare a questo Natale anche significati attuali, concreti legati alle tradizioni locali. E’ stato don Giorgio Mariotti, attivissimo parroco “hi-tech” (ideatore della benedizione di cellulari e pc, in Febbraio in occasione di San Biagio protettore della gola) a segnalarlo sul profilo facebook delle parrocchie di Astucci, Piosina, Nuvole e Lerchi. “Cari amici – dichiara don Giorgio – agli Astucci è stato fatto il ” Presepe di casa santa Marta” che riprende la tradizione della festa di santa Marta patrona delle casalinghe che si svolge agli Astucci a fine luglio.

Questo presepe valorizza l’amicizia. Un grazie in particolare a Giovanna e Maria che si sono impegnate in questo bel presepio con un video realizzato da Daniele”. Davvero singolare il presepe “rosa” di Astucci con diverse statuine femminili e sullo sfondo la casa di Santa Marta con tanto di targa. Da Astucci alla chiesa di Piosina con un altro presepe non certo convenzionale ispirato alla tradizione della battitura che nel mese di luglio si celebra con una festa paesana di grande valore rievocativo organizzata da decenni dalla Pro-loco. “Il presepe agricolo – precisa ancora Don Giorgio Mariottti – che la parrocchia di Piosina ha preparato in chiesa è dedicato alla battitura evento unico nella nostra vallata e anche oltre. È un modo di rendere viva la nostra tradizione contadina. È un po’ diverso dalle altre rappresentazioni del presepe. Non ci sono laghi trasparenti, montagne innevate risplendenti , case con fuoco scoppiettante e animali attorno che tutto sembra bello. È messo in evidenza il sudore del lavoro, la fatica , la precarietà del raccolto, l’essenziale del nostro mangiare: il pane. Ma questa sua manifestazione così precaria ci incoraggia anche nelle nostre difficoltà di ogni giorno e santifica anche il nostro lavoro per la via del Cielo. Un Santo Natale a tutti con tante Benedizioni”, conclude Don Giorgio ringraziando il presidente della Pro-loco, Luigi Perugini ed alcuni parrocchiani, fra cui Giuseppe Conti, proprietario del pregevole “modellino”.

Il presepe agricolo e’ stato realizzato dal diacono Federico Bosi.

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