Non ci siamo mai tirati indietro e non lo faremo neanche stavolta, noi sindaci sappiamo bene cosa significhi assumersi quotidianamente responsabilità, soprattutto in un periodo di pandemia che si protrae ormai da due lunghi anni, continueremo ad essere come sempre al fianco dei nostri cittadini, ad interpretarne i bisogni cercando di affrontare questa nuova tempesta che abbiamo tutti di fronte in maniera ferma e responsabile.
Allo stesso tempo però non possiamo sottrarci dal dare un giudizio politico ed amministrativo sulla gestione della cosiddetta quarta ondata nella nostra Regione, giudizio che del resto stanno già dando migliaia di cittadini umbri che stanno vivendo sulla propria pelle tutto il disagio che spesso sfiora l’esasperazione, dovuto al venir meno di un tracciamento non degno di tale nome, non certo per responsabilità del personale impegnato nei vari ruoli ormai allo stremo delle proprie forze, dopo mesi e mesi di ininterrotto e durissimo lavoro.
Troppo facile cavarsela col richiamo al senso di responsabilità ed alla leale collaborazione di Sindaci ed Amministratori locali, sui quali viene scaricato ancora e per l’ennesima volta tutto il peso di scelte politiche ed amministrative inadeguate da parte della Giunta Regionale, che hanno prodotto il caos al quale stiamo purtroppo assistendo. Sul grande e generoso mondo del volontariato che da subito si è messo a disposizione delle nostre comunità in maniera encomiabile e che sta operando anch’esso senza sosta da due anni, non possono ricadere responsabilità che non gli competono se non a fronte di atti e riunioni ufficiali convocate dal COR Regionale, che ha lo specifico compito in emergenza di coordinare le attività e di raccordarsi con i COC comunali, e che deve essere reso pienamente operativo nelle sue funzioni, poiché in queste settimane gli unici tentativi di coordinamento delle attività sono stati portati avanti solo dietro impulso dei comuni stessi.
Da mesi chiediamo di essere ascoltati dall’assessore con delega alla sanità ed al welfare, da mesi chiediamo di incontrarlo, ma ancora, almeno noi, non abbiamo avuto questo “grande onore” e pur apprezzando lo sforzo quotidiano delle strutture deputate alla gestione dell’emergenza sanitaria nella nostra regione e dei rispettivi apicali, con i quali abbiamo sempre avuto un rapporto di grande collaborazione, non possiamo piu’ tollerare questo atteggiamento da parte di chi ha la responsabilità piu’ grande, in una Regione è bene ricordarlo che non arriva ad un milione di abitanti e che è salita agli onori della cronaca nazionale per gestione non proprio meticolosa della quarta ondata, come fatto da altre regioni anche molto piu’ grandi della nostra dove si sono presi tempestivamente provvedimenti che hanno consentito una gestione meno caotica e disorganizzata di questa quarta ondata.
I Sindaci ci sono stati, ci sono e continueranno ad esserci, non ci sottrarremo mai ai nostri doveri istituzionali, butteremo ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo gomito a gomito coi nostri concittadini, ma vorremmo finalmente farlo anche gomito a gomito con chi ha responsabilità di governo nella nostra Regione, che non può e non deve continuare sistematicamente a sottrarsi al confronto, quello che chiediamo è solo rispetto e la possibilità di poter operare al meglio per lenire le sofferenze dei nostri concittadini.
30 sindaci umbri scrivono all’assessore alla Sanità “serve collaborazione, chiarezza e condivisione”

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