I Carabinieri della Compagnia di Spoleto nel corso del fine settimana hanno predisposto specifici e idonei servizi con l’utilizzo di etilometro volti al controllo della guida in stato d’ebbrezza e verificadella circolazione stradale nelle maggiori arterie di ingresso e uscita della giurisdizione, ponendo attenzione ai veicoli sospetti anche nell’ottica della prevenzione dei furti in abitazione.
I servizi intensificati nella fascia serale e notturna delle giornate di venerdì, sabato e domenica si sono maggiormente concentrati con l’effettuazione di frequenti passaggi nelle aree di possibile aggregazione, soprattutto tra i giovani, con l’ottica del contrasto al fenomeno della diffusione del virus covid-19.
Gli esiti dell’attività di controllo del territorio e i risultati raggiunti –nel settore della prevenzione/repressione in materia del Codice della Strada– dagli equipaggi impiegati in circuito si possono compendiare nei sottostanti dati:−
305 le persone controllate e identificate con rispettivi documenti di riconoscimento;− 153 i veicoli controllati unitamente alle carte di circolazione;− 61 persone controllate in relazione al “Green Pass”;− 13 esercizi commerciali controllati con particolare attenzione al rispetto delle norme per il contrasto alla diffusione epidemiologica;− 18 contravvenzioni legate al codice della strada (mancato uso delle cinture di sicurezza, mancato uso del dispositivo viva voce per cellulari, velocità, guida senza patente al seguito, mancanza revisione veicoli).
Nel dettaglio nel corso di specifico intervento il personale dell’Aliquota Radiomobile interveniva nella giornata di sabato,allorquando un uomo dove aver causato un sinistro stradale ad altro veicolo si allontanava arbitrariamente non prestando soccorso e assistenza al guidatore dell’altro veicolo. Sul posto interveniva personale medico del 118 per fornire supporto sanitario al conducente che necessitava delle cure del caso.
Il personale del “pronto intervento” dell’Arma dei Carabinieri, dopo aver effettuato gli accertamenti, provvedeva all’individuazione del conducente del mezzo che aveva cagionato il sinistro e si provvedeva al ritiro della patente di guida allo stesso con la relativa trasmissione agli organi competenti della Prefettura di Perugia.
Contestualmente l’equipaggio della Radiomobile, avendo ricostruito la dinamica dell’evento e in relazione agli esiti del personale sanitario, ha provveduto al deferimento in s.l. del suddetto guidatore perl’ipotesi di reato di “omissione di soccorso”.
Eventi di questa natura assumono sempre maggiore frequenza, gran parte delle volte con il semplice timore di conseguenze nell’immediato, senza però riflettere su eventuali risvolti ben più gravi che sfociano in condotte penalmente rilevanti -come la fuga e l’omissione di soccorso- maggiormente punite dal legislatore.
Nel corso della settimana, ulteriore evento particolare è stato quello che ha visto l’intervento del personale della Stazione di Campello sul Clitunno allorquando, su segnalazione di alcuni cittadini, i carabinieri sono intervenuti dopo che una donna aveva aggredito un uomo in un esercizio commerciale del luogo.
Dopo la ricostruzione dell’evento i militari hanno proceduto al deferimento in s.l. della donna per l’ipotesi di reato di aggressione nei confronti dell’uomo.
La dinamica ricostruita ha posto in evidenza la possibilità che tale condotta compiuta dalla donna possa avere una spinta motivazionale connessa a probabili fenomeni di “ludopatia” di cui l’uomo verosimilmente soffre.
Tale fenomeno, ovverosia lo stato di dipendenza dal gioco d’azzardo è purtroppo una patologia che in determinati contesti può sfociare anche nella commissione di gravi fatti, talvolta molto gravi. In tale ottica assume valenza e particolare importanza l’attività di prevenzione svolta dai parenti e persone vicine al soggetto che soffre in tal senso.
Il ruolo di tali cittadini più prossimi che si relazionano con le istituzioni locali (servizi sociali, personale sanitario e medici specialisti) è assolutamente la strada idonea da percorrere.
Talvolta,laddove tale dinamica relazionale è di difficile costruzione molti cittadini si rivolgono ai Comandanti di Stazione, capillari sul territorio, che fungono da “cerniera istituzionale” con le figure professionali deputate alla risoluzione di specifiche problematiche. Tali attività rientrano tra le competenze “sommerse” svolte dalle Stazioni dell’Arma dei Carabinieri che però assumono una valenza sociale di estrema importanza soprattutto nell’ottica della prevenzione dei reati.
Le persone sottoposte alle indagini preliminari si presumono innocenti.