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Leveque, Lignani e Rossi (FD’I) “la pagina più buia delle Istituzioni tifernati: un misto di dilettantismo, sotterfugi e sudditanza con oltraggio alla memoria di Burri”

“Mettere insieme così tante nefandezze non era facile ma purtroppo il Consiglio comunale di Città di Castello è riuscito nella poco edificante impresa di scrivere una pagina nera che macchierà per lungo tempo la credibilità dell’istituzione e della politica. Il minimo sindacale era la buona educazione di comunicare la volontà di voler esprimere tutti e tre i rappresentanti della Fondazione in quota Comune da parte della maggioranza per non far esporre prestigiosi nomi che avevano dato una generosa disponibilità ma nemmeno questo il PD, il Primo Cittadino e chi tirava i fili è stata capace di fare .

Dispiace che la lista Marinelli si sia prestata a fare da cavallo di Troia per spaccare la minoranza per consentire al sindaco Secondi di onorare cambiali elettorali ed è bene sottolineare che la presunta candidata dell’opposizione ha ottenuto ben sei voti provenienti dalla maggioranza che hanno infangato la parola del Sindaco che aveva spergiurato di non fare intromissioni: delle due l’una o il Sindaco è complice oppure è stato sconfessato e dovrebbe trarne le conseguenze. Se infine i numeri non sono un’opinione , i risultati della votazione fanno emergere con chiarezza come anche dall’opposizione (presunta) siano giunti due voti alla candidata proposta dal Sindaco facendo precipitare il Presidente Corà in seconda posizione completando con perfetta eleganza il danno di immagine alla Fondazione e alla città. Valeva la pena violentare la memoria di Burri che ha affrontato in gioventù una dura prigionia per non rinnegare la parola data da parte di persone che hanno tramato nell’ombra senza nemmeno il coraggio di mettere la faccia sulle proprie scelte?”

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