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Il sindaco Secondi e l’assessore Guerri replicano a Lignani Marchesani in consiglio comunale: “le procedure per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico sono state corrette e legittime”. 

“La gara per l’affidamento del servizio di trasporto scolastico e le procedure successive, che hanno portato alla revoca dell’aggiudicazione definitiva alla ditta Fratarcangeli e Cocco e all’affidamento alla società cooperativa Carat tramite lo scorrimento della graduatoria, si sono svolte nel pieno rispetto della correttezza e della legittimità dell’azione amministrativa”. Lo hanno dichiarato in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri, rispondendo all’interrogazione del capogruppo di Castello Civica Andrea Lignani Marchesani in merito alla procedura di gara espletata per la concessione del servizio.

L’esponente della minoranza aveva chiesto di conoscere i “margini normativi per considerare l’offerta economicamente più vantaggiosa quale parametro esclusivo o preminente per l’assegnazione della gara” e “l’ammontare dell’offerta costo-chilometro formulata dai due contendenti”. “Per fortuna i posti di lavoro messi a repentaglio sono stati salvati grazie al fatto che coloro che avevano vinto legittimamente la gara dopo una settimana si sono accorti che fosse impossibile rispettare i costi previsti con il ribasso dell’offerta, di fronte all’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante, e che non avevano trovato un’accoglienza favorevole in città”, aveva osservato Lignani Marchesani. A dettagliare i contorni della vicenda che ha riguardato l’affidamento del servizio di trasporto scolastico dei Comuni di Città di Castello e San Giustino, per un valore complessivo dell’appalto pari a 4 milioni 717.440 euro Iva esclusa, è stata l’assessore Guerri, che ha spiegato come, “nel rispetto del nuovo codice dei contratti pubblici e a dimostrazione di quanto sia stata centrale per questa amministrazione la qualità e la tutela di questo servizio, sia stata prevista in fase di gara una valutazione del miglior rapporto qualità-prezzo, attribuendo 80 per cento del punteggio assegnabile agli aspetti qualitativi, quindi all’offerta tecnica, e il 20 per cento del punteggio assegnabile all’aspetto economico, quindi al prezzo proposto”.

L’assessore ha riferito che “la base di prezzo a chilometro posta a gara sia stata pari a 1,92 euro” e che “con i ribassi offerti il prezzo proposto dalla ditta Fratarcangeli e Cocco sia stato di 1,54 euro a chilometro e quello del Carat di 1.84 euro al chilometro”. Guerri ha poi ripercorso le tappe finali della vicenda, a partire dalla nota del 17 gennaio con cui la ditta Fratarcangeli e Cocco “ha comunicato l’impossibilità di continuazione del servizio anche in ragione della proroga del periodo di emergenza sanitaria al 31 marzo 2022, che ha imprevedibilmente inciso sulla propria organizzazione, dichiarando la rinuncia a qualsiasi pretesa nei confronti dell’amministrazione, fatto salvo il pagamento dell’attività prestata”. “Lo stesso giorno – ha chiarito l’assessore – l’amministrazione comunale ha disposto la revoca all’aggiudicazione definitiva del servizio e lo scorrimento della graduatoria, procedendo con l’aggiudicazione e l’affidamento in via d’urgenza alla ditta Carat per un periodo di tre anni più due”.

Nel far presente che “la gara si doveva espletare perché la concessione del servizio non poteva essere procrastinata oltre i limiti di legge previsti per la proroga dell’affidamento”, il sindaco Secondi ha replicato alle polemiche suscitate dall’esito della procedura, ribadendo che “l’amministrazione non può orientare certo l’esito delle gare, ma può e deve verificare il buon andamento del servizi”. “Questo è stato fatto e ringrazio per il lavoro svolto gli uffici preposti”, ha puntualizzato il sindaco, sottolineando che “il controllo sul buon funzionamento del servizio continuerà a essere effettuato a tutela degli utenti e delle loro famiglie”. In sede di replica il consigliere Lignani Marchesani ha giudicato negativamente il fatto che per circa due anni e mezzo il servizio non sia stato affidato in via definitiva “tra gare deserte, ricorsi e procedure annullate”, segnalando come la situazione di provvisorietà abbia comportato “un esborso maggiore per i costi a chilometro del servizio”. Sul tema aveva presentato un’interpellanza anche l’Unione Civica Tiferno, ma la consigliera Luciana Bassini ha ritirato il documento, ritenendolo superato dall’epilogo della vicenda dell’affidamento del servizio di trasporto scolastico.

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