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“Chiede un passaggio ma è un pretesto per rubare il cellulare ed estorcere denaro: arrestata dai Carabinieri”

I Carabinieri della Stazione di Ponte San Giovanni (PG), hanno tratto in arresto una ragazza straniera, classe 2005, per le ipotesi di reato di estorsione e furto aggravato.
La ragazza, nel pomeriggio del 10 febbraio, in una via prospicente la stazione ferroviaria di Fontivegge, dopo aver fermato la macchina con alla guida un uomo umbro, cl. 1950, con il pretesto di chiedergli 5 euro, sarebbe salita a bordo della vettura supplicandolo di condurla in zona Madonna Alta.
Una volta in macchina, la ragazza avrebbe afferrato repentinamente il cellulare che l’uomo teneva tra le mani, chiedendogli, dopo avergli intimato di ritornare in zona stazione, 100 euro per riavere il suo telefonino, che altrimenti avrebbe gettato dal finestrino dell’auto in corsa.


L’uomo spaventato dalla situazione, tornato al punto di partenza, pur di riavere il costoso cellulare, decideva di dare alla giovane 70 euro, dicendogli che era tutto quello che aveva disponibile in quel momento, ma la ragazza, visto che nel portafoglio dell’uomo vi era altro denaro, mentre con una mano continuava a tenere il cellulare fuori dal finestrino, con l’altra avrebbe afferrato dal portafoglio dell’incredulo signore le restanti banconote, per una somma totale di 110 euro, per poi, dopo aver lasciato il cellulare, scendere frettolosamente dall’auto e raggiungere altre tre donne presenti in strada, conoscenti della 17enne.
L’uomo riavutosi dallo spavento ha chiamato il 112 raccontando l’accaduto.


La pattuglia della Stazione di Ponte San Giovanni, giunta immediatamente sul posto, grazie alle precise indicazioni e alla dettagliata descrizione della ragazza fornite dal malcapitato, in pochi minuti è riuscita a fermare il gruppetto di donne, che si aggiravano nelle vicinanze di via canali, e individuata la giovane, a seguito di una perquisizione personale, e a rinvenire all’interno della borsa, le banconote estorte ancora arrotolate e riposte così come indicato dall’uomo.
La ragazza condotta presso la Stazione Carabinieri, al termine dell’identificazione, è stata tradotta presso il carcere minorile di Firenze, mentre il denaro è stato restituito all’uomo.
Le persone sottoposte alle indagini preliminari si presumono innocenti.

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