Famiglie vulnerabili, autonomia degli anziani non autosufficienti e delle persone con disabilità sono le priorità di intervento per le quali il Comune di Città di Castello, come capofila della Zona Sociale 1 che raccoglie le otto municipalità dell’Alta Valle del Tevere, ha inviato alla Regione Umbria le manifestazioni di interesse finalizzate a ottenere i finanziamenti previsti dalla missione 5 “Inclusione e Coesione” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). “Dopo un’attenta analisi dei progetti messi a disposizione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ci siamo orientati verso progetti con i quali dare risposta alle esigenze di intervento che la pandemia ha acuito rispetto alla condizione delle famiglie, degli anziani e delle persone con disabilità in tutte le comunità della nostra vallata, con un grande lavoro di squadra che ci ha permesso di condividere le scelte più appropriate per i bisogni rilevati”, spiega l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti nel fare il punto sulla riunione della Conferenza di Zona e dell’Ufficio di Piano della Zona Sociale 1, alla quale hanno partecipato sindaci e assessori competenti di tutti gli otto Comuni del comprensorio. “L’auspicio – puntualizza Calagreti – è che Governo e Regione riescano a disciplinare in maniera più organica possibile le complesse esigenze legate alla gestione dei finanziamenti del PNRR, perché le azioni possano essere celeri ed efficaci come chiedono i cittadini che si trovano in difficoltà”.
Nell’ambito della Missione 5 “Inclusione e Coesione” sono stati ritenuti necessari gli investimenti per il sostegno ai genitori e ai bambini, ma anche per la promozione dell’autonomia degli anziani non autosufficienti, per la prevenzione della loro istituzionalizzazione e per l’implementazione dei servizi sociali domiciliari finalizzati a garantire la dimissione anticipata assistita dopo i ricoveri in strutture sanitarie e per la prevenzione dell’ospedalizzazione. Sul versante del sostegno alla condizione di autonomia delle persone con disabilità, invece, la priorità è stata accordata ai progetti individualizzati per l’abitazione e il lavoro. Sindaci e assessori degli otto Comuni dell’Alta Valle del Tevere sono anche andati oltre le possibilità di intervento del PNRR, convergendo sull’opportunità di richiedere i finanziamenti previsti dall’avviso pubblico per i Progetti di Intervento Sociale (PRINS) del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’attivazione nel comprensorio un servizio di Pronto Intervento Sociale. “Presenteremo una proposta per concorrere all’assegnazione dei 134 mila euro a disposizione per l’attivazione anche nel nostro territorio di una centrale operativa aperta 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno, che fornisca un’assistenza immediata in situazioni d’urgenza e che svolga, in maniera ininterrotta, quel fondamentale ruolo di prossimità verso i cittadini che è indispensabile per affrontare casi di particolare disagio”.