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Lega Umbertide: “Il Pd parla di difesa della sanità quando sono stati loro a distruggerla”

UMBERTIDE – “Le false parole del Partito Democratico umbertidese e dei suoi soci ci fanno restare ancora una volta a bocca aperta”. Ad affermarlo in una nota la Lega Umbertide che continua: “Proprio nel giorno in cui sbandierano di aver fatto una assemblea a San Francesco sul tema della sanità, durante la quale ha avuto il ruolo di showman una vecchia conoscenza della politica cittadina che ancora controlla quel partito, sulla stampa si torna a parlare del processo di Concorsopoli.

Prosegue la Lega: “Può un partito che si è fatto promotore in prima persona di una delle pagine più buie della storia politica regionale continuare a riempirsi la bocca parlando di sanità pubblica? Possono i compagni del Pd fare assemblee nel corso delle quali viene solo gettato fumo negli occhi dei nostri concittadini?”.

Continuano dal Carroccio: “Il precedente governo Pd, abbassando la qualità dei servizi sanitari ha costretto i cittadini ad andare a curarsi fuori regione. Meno servizi, più ostacoli per i cittadini, file di attesa lunghe un’era geologica: il tutto per accontentare chi doveva portare i voti. Questa è stata la filosofia del Pd”.

E’ bene anche mettere in fila – dicono i leghisti – tutte le fake news messe in giro dal Pd per spaventare la gente, bufale e menzogne che nel corso del tempo, a fronte dei fatti, sono state smontate. Ricordate quando dicevano che la Rsa sarebbe stata chiusa per sempre? Sono stati smentiti dai fatti e la Rsa è aperta. Ricordate quando dicevano che la chirurgia avrebbe chiuso i battenti per l’eternità? Il servizio infatti torna a essere attivo a partire dal 28 febbraio. Ricordate quando in malafede dicevano che l’ospedale di Umbertide non sarebbe più esistito? L’assessore regionale alla sanità è stato chiaro e ha affermato che il nostro ospedale non ha nulla da temere”.

Conclude la Lega: “Questo è il Pd, questo è il centrosinistra umbertidese: un insieme di bugie ideate e manovrate ad arte sempre e solo dallo stesso personaggio che per la sua sete di potere e di voti portò al commissariamento del nostro Comune”.

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