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Anghiari Unita ha presentato un ordine del giorno all’attenzione del consiglio comunale che mira a corregge il provvedimento dell’amministrazione di Anghiari relativo alla sosta in piazza Baldaccio

Una premessa doverosa, afferma Mario Checcaglini capogruppo della lista, porre mano alla correzione della gestione della sosta in piazza, nei pochi posti auto presenti, era necessario, persino doveroso per il caos che vi regnava da tempo; la stessa Anghiari Unita lo aveva chiesto.

Allora, cosa si rimprovera, continua Checcaglini, oggi al comune con l’ordine del giorno trasmesso al consiglio comunale?

Si rimproverano sia le modalità di gestione del varo del provvedimento, affrettato e senza adeguata informazione, che i costi stessi della sosta: l’uno e l’altro aspetto rischiano di creare più danni di quelli che risolvono, soprattutto danni alla piccola impresa commerciale che opera in centro.

E qui vogliamo ricordare che già essa è provata dalla lunga pandemia e il suo futuro è a rischio. Solo questo dovrebbe consigliare prudenza e attenzione.

Invece, nulla. Nessuna consultazione, nessuna concertazione, nemmeno nessun luogo istituzionale coinvolto, quali ad esempio le commissioni consiliari.

In uno di questi contesti avremmo sollecitato non solo L’ ascolto delle imprese, ma soprattutto avremmo consigliato prudenza e gradualità.

Avremmo consigliato un approccio progressivo di introduzione del costo del parcheggio, teso ad evitare la reazione di oggi dei consumatori che abbandonano la piazza per i loro consumi perché non accettano di sommare, per fare un esempio, al costo del caffè mattutino il costo del parcheggio; 50 centesimi di euro il minimo che si deve pagare anche per una sosta di 1 minuto.

Forse sarebbe stata necessaria una larga e diffusa informazione che per tempo avesse annunciato l’introduzione delle misure di oggi, anche questa avrebbe evitato la reazione di abbandono da parte di molti consumatori – utenti la piazza per i loro acquisti; forse sarebbe stato necessario avviare un percorso sperimentale che consentisse un minimo di tempo di sosta senza costo, anche di soli pochi minuti, necessari per effettuare acquisti abituali, mattutini o pomeridiani, tipo un caffè, un pacchetto di sigarette, un medicinale, il pane o altro, senza sommare al costo del prodotto il costo della sosta.

Misure di prudenza, misure di attenzione, misure che non avrebbero impedito l’esito finale, il riordino della sosta in piazza, ma senza provocare danni alle aziende commerciali e artigianali.

E’ inoltre necessario mettere mano ad un piano organico del traffico e della sosta, che non si limiti solo alla piazza, che consideri quindi tutti i luoghi e tutti gli spazi della città.

Forse si sarebbe dovuto considerare la fragilità delle imprese, soprattutto quelle che operano nei centri storici dei piccoli paesi, come appunto Anghiari, e la necessità di non porle in una situazione di difficoltà.

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