“Prendiamo atto con soddisfazione delle risorse del PNRR che sono previste per l’Alta Valle del Tevere, ma non possiamo trascurare il fatto che l’ex ospedale di Città di Castello non rientri più nei piani di investimento della Regione in questo settore, pertanto chiediamo che vengano individuati canali di finanziamento per riqualificare l’immobile a beneficio della collettività”. E’ la dichiarazione con cui il sindaco Luca Secondi interviene sul tema della sanità, richiamando l’attenzione sull’esigenza che “la questione dell’ex nosocomio tifernate venga tenuta in primo piano e non accantonata dall’esecutivo Tesei dietro la circostanza che l’edificio non abbia più una destinazione sanitaria, come riferito nell’audizione in consiglio comunale dall’assessore Coletto” e segnalando “la necessità che gli importanti fondi stanziati per l’edilizia sanitaria siano compatibili con la previsione delle risorse per il personale e per le dotazioni tecnologiche indispensabili a garantire l’efficienza dell’ospedale di Città di Castello e dei servizi territoriali”.
“Abbiamo assicurato la massima disponibilità alla Regione per le permute del patrimonio comunale che hanno permesso di investire in modo significativo a Città di Castello nel potenziamento del Centro di salute dell’Usl Umbria 1 di via Vasari, nel quartiere Madonna del Latte, al quale – sottolinea Secondi – saranno destinati 1 milione 700 mila euro per la realizzazione della casa di comunità e 834 mila euro per due Centrali Operative Territoriali (COT) con l’obiettivo di dare ai servizi sanitari una nuova capacità operativa nell’assistenza di prossimità per la popolazione e nella presa in carico della cura della persona”.
“La stessa collaborazione ci sarà da parte nostra anche nell’individuazione di una soluzione per il recupero dell’ex ospedale e nei percorsi di confronto finalizzati a potenziare i servizi ospedalieri e territoriali, ma abbiamo bisogno che la Regione, nel rispetto delle comunità dell’Alta Valle del Tevere, si assuma la responsabilità di prendere le decisioni indispensabili che da tempo chiediamo”. In questo contesto, il sindaco sottolinea che un terreno di confronto sul quale riaprire immediatamente il dialogo sarà quello dell’utilizzo del lascito Mariani per i servizi sanitari territoriali, in attuazione del protocollo d’intesa tra Regione, Usl Umbria 1 e Comune di Città di Castello firmato nel 2020. “A questo scopo – riferisce Secondi – ho provveduto a nominare l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti e le consigliere comunali Maria Grazia Giorgi e Rosanna Sabba come nuove rappresentanti del Comune, insieme al sottoscritto, nel tavolo tecnico costituito per individuare la destinazione delle risorse economiche provenienti dalle disposizioni testamentarie, per cui chiediamo che venga fissato al più presto un incontro per riprendere i lavori iniziati con la precedente amministrazione comunale”.