Arcaleni “I giovani hanno bisogno di essere visti e ascoltati: progettare con loro spazi e attività che rispondano alle loro esigenze”
“Rispondere agli episodi critici che si verificano a livello nazionale e nel nostro territorio percorrendo solo la strada della repressione e della sorveglianza è superficiale ed errato: di fronte ai segnali di disagio giovanile è necessario non sbandierare sentenze, ma porsi domande”- afferma Emanuela Arcaleni (Castello Cambia)- annunciando di aver presentato una interpellanza per sapere quali risposte abbia predisposto la giunta tifernate per affrontare il disagio emergente e le esigenze dei giovani e degli adolescenti, ma anche per lanciare alcune proposte, come una Card Giovani, la mappatura dei servizi esistenti e di nuovi spazi da inserire in una piattaforma virtuale, oggi inesistente, che connetta i ragazzi alle varie realtà e alle offerte del nostro territorio.
Il Gruppo “Educazione e Politiche giovanili” del Coordinamento del Cambiamento ha elaborato una serie di riflessioni il cui principale obiettivo è quello di mobilitare un dibattito su un tema essenziale, ma troppo spesso assente dall’agenda politica: occorre assumersi la responsabilità di riflettere e condividere con la cittadinanza che dietro ogni comportamento c’è un bisogno, talvolta mal espresso, ma sicuramente non soddisfatto.
Quali politiche ha messo e può mettere in atto l’Amministrazione per sostenere i giovani? Quali progetti? Quali azioni? È necessario ribaltare lo sguardo, e rispondere alle voci critiche che si sollevano dimostrando ai giovani che non c’è intenzione di demonizzare o colpire, ma voglia di costruire. Con loro e per loro. Le politiche giovanili sono il motore fondante di una società e dimostrano lo spessore di una Amministrazione, che ha il dovere di individuare strategie che consentano di moltiplicare i luoghi fisici e virtuali di incontro e di crescita; creare occasioni di ascolto delle loro esigenze e di aggregazione, favorire l’accesso ai servizi e costituirne di nuovi. Focalizzare l’attenzione sui giovani e sui loro bisogni, mappare il territorio per evidenziare carenze e criticità, offrire alternative e spazi disponibili, moltiplicare i nodi di quel tessuto sociale che può e deve sostenere la crescita dei giovani in un’età così complessa, minata ulteriormente dagli effetti di una pandemia che ha azzerato per lungo tempo ogni occasione di incontro e di crescita, è indispensabile ed urgente.
Molte possono essere le risposte da costruire con e per loro, ed è per questo che intendiamo lanciare un patto sociale che riconosca, non solo sulla carta, il ruolo fondamentale dei giovani come attori che concorrono alla costruzione della società. Perciò chiamiamo a raccolta le forze sociali, giovanili, politiche, associative e del volontariato, nonché semplici cittadini, per riaprire un dibattito troppo a lungo sopito.
Serve incontrarsi per costruire insieme una rete capace di valorizzare le risorse esistenti e rimettere i giovani al centro della vita sociale e dell’agenda politica di questa città.