Primo Piano Notizie

Recupero dell’ ex ospedale di Città di Castello, Gionata Gatticchi (Pd) interpella la Giunta


“L’obbiettivo di questa interpellanza è quello di rimettere all’attenzione del dibattito consiliare il tema delle azioni volte al recupero dell’ex ospedale di Città di Castello e dei rapporti con l’ente regionale proprietario dell’immobile.
Infatti, nonostante la storia del “vecchio ospedale” sia una storia profondamente radicata nel cuore dei tifernati, ad oggi l’incapacità amministrativa del governo regionale ha trasformato quello che per secoli è stato un luogo di cura e ristoro dei cittadini, in un logo pericolante e pericoloso che minaccia rovina ogni giorno di più.


È lapalissiano come il governo regionale sia attraverso la gestione del lascito Mariani, sia mediante lo spostamento delle risorse stanziate nel 2018 per il progetto “Casa della Salute” che prevedeva un intervento sull’ex ospedale San Florido di Città di Castello, abbiano completamente svuotato il progetto di recupero della struttura.
L’incapacità del governo di centro destra è inoltre rimarcata dal fatto che, a differenza di altri territori beneficiati dalla munificenza della programmazione regionale in situazioni similari alla nostra, il cui esempio più recente è rappresentato dalla deliberazione 152/2022 con cui è stata prevista la riqualificazione dell’ex ospedale civico di Calai di Gualdo Tadino, per il recupero dell’ex nosocomio tifernate non si è tentato nemmeno di cogliere una grande occasione come il PNRR, non avendo la regione (proprietaria dell’immobile) presentato alcun progetto a riguardo.


A fronte dell’incapacità della politica regionale di gestire una questione così importante per i tifernati come il recupero del vecchio ospedale, è legittimo che l’amministrazione comunale valuti ogni strada perseguibile attraverso gli strumenti normativi vigenti. Il Testo Unico degli Enti locali stabilisce che, tra i poteri del sindaco, quale ufficiale del Governo, vi è anche quello di porre in essere tutte le iniziative volte a prevenire ed a eliminare i gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.


Pertanto il sindaco può imporre, attraverso un’ordinanza contingibile e urgente, l’esecuzione dei lavori, a tutela della pubblica e privata incolumità, quando un edificio è pericolante.
Per questi motivi ho ritenuto necessario interpellare il sindaco e la giunta, al fine di conoscere quali azioni si intendono intraprendere, valutati tutti gli strumenti giuridici utilizzabili quali ad esempio le ordinanze sindacali ai sensi del TU Enti locali, per il recupero e restauro del vecchio ospedale di Città di Castello, a fronte dell’inerzia della Regione Umbria sull’argomento, tenuto altresì conto del mancato confronto istituzionale tra Regione e Comune per trovare una soluzione condivisa sul punto.”

Commenti
Exit mobile version