Consiglio comunale, il sindaco Luca Secondi risponde ad Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica) sulle nomine nello staff

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“La scelta di Massimo Massetti come componente del mio staff rispetta la legge e rispecchia fedelmente il carattere fiduciario dell’incarico, nell’esercizio del quale l’esperienza da ex amministratore è il valore aggiunto che ritengo opportuno, mentre la nomina del vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi non è incompatibile con il ruolo dirigenziale che ricopre all’Usl Umbria 1, che è stato confermato dopo il parere in questo senso dell’Anac e dell’avvocatura dell’azienda sanitaria”. E’ quanto ha chiarito in consiglio comunale il sindaco Luca Secondi, rispondendo all’interrogazione con la quale i consiglieri Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), Riccardo Leveque ed Elda Rossi (Fratelli d’Italia) chiedevano al primo cittadino spiegazioni sulle nomine effettuate nel proprio staff. “Non entro nel merito del diritto, ma dell’etica e della probità della scelta”, aveva esordito Lignani Marchesani a proposito della nomina di Massetti, chiarendo di non condividere il fatto che un ex amministratore diventi collaboratore di un sindaco.

“Il servizio alle istituzioni si fa in linea diretta quando si è chiamati a ricoprire un ruolo e quando questo finisce lo si può fare anche in maniera volontaria”, aveva sostenuto il rappresentante della minoranza. “Per quanto riguarda il vice sindaco, sono il primo a non condividere la legge Severino e il Dlgs 39 che sancisce incompatibilità irrituali e ridicole: andrebbero entrambi aboliti, ma se c’è una norma va rispettata e vorrei chiarezza sul fatto che l’Anac sia andata con il proprio parere oltre questa norma e che l’Usl Umbria 1 abbia recepito questa posizione”, aveva spiegato Lignani Marchesani, chiedendo lumi sullo stato dell’arte della vicenda. Sulla prima questione il sindaco Secondi ha chiarito: “Massimo Massetti è una persona che ha capacità amministrativa, gode della mia estrema fiducia personale e politica ed è stato scelto nell’ambito di possibilità riconosciute al primo cittadino dalla norme”.

“Per lo svolgimento delle funzioni di staff previste dalla normativa e dal regolamento comunale riguardanti le competenze sulla pubblica amministrazione ho ritenuto fosse la figura più idonea ed è una scelta che rivendico”, ha proseguito il primo cittadino, aggiungendo: “il fatto che abbia accettato l’incarico per me è stato gratificante”. “Lei ha presentato un’interrogazione – ha osservato Secondi rivolgendosi a Lignani Marchesani – altri hanno scritto un comunicato, tra i cui firmatari c’è stato anche chi come primo e più elevato incarico ha avuto proprio una nomina di staff da parte di un personaggio politico e certe valutazioni sulle persone mi sono sembrate davvero poco eleganti”. In merito alla posizione del vice sindaco, Secondi ha ricostruito la vicenda attraverso gli atti ufficiali dell’Usl Umbria 1, ricordando che “prima di accettare l’incarico, l’ingegner Bernicchi aveva richiesto un parere pro veritate a un avvocato che sosteneva la possibilità di accogliere la nomina”.

“Quando l’Usl Umbria 1 ha sollevato il tema dell’incompatibilità tra ruolo dirigenziale e incarico politico, l’Anac ne ha sostenuto l’insussistenza”, ha puntualizzato Secondi, dando conto di un successivo parere pro veritate dell’avvocatura dell’azienda sanitaria e della delibera del direttore generale che, in ultimo, ha conferito a Bernicchi l’incarico di responsabile dell’Unità Operativa Tecnologie Informatiche e Telematiche, già esercitata, con cessazione del periodo di collocamento in aspettativa senza assegni”. “L’avvocatura dell’Usl Umbria 1 ha quindi disciplinato il rapporto dirigenziale con Bernicchi, ritenendo di non affidare anche la delega al patrimonio esercitata in precedenza”, ha precisato Secondi. In sede di replica il consigliere Lignani Marchesani ha dichiarato: “nel mettere, ad esempio, in una partecipata colui che ha ricoperto un incarico di amministratore di una città io non ci vedrei niente di male, ma questo oggi è sanzionato dalla legge perché la demagogia la fa da padrone e proprio per questo la politica non può mettere come anticorpo la situazione contraria, che degrada l’aspetto politico”.

“Anche a me è stato proposto di fare qualcosa per mettere a frutto la mia esperienza passata – ha riferito l’esponente della minoranza – ma mi sono rifiutato di andare a fare il collaboratore a stipendio di soggetti che ora stanno dove stavo io: l’ho fatto gratis fornendo la mia esperienza, perché c’è un limite politico ed etico, ma ognuno di noi ha un prezzo e magari, chissà, l’avrei fatto anche io se l’offerta fosse stata un’altra”. Sulla questione del vice sindaco, Lignani Marchesani ha ammesso: “mi inquieta fortemente la presa di posizione di un’autorità come l’Anac che va a forzare una norma chiara”. Il sindaco Secondi ha quindi preso di nuovo la parola per chiarire: “Massetti nel mio staff diventa un impiegato di fatto, ma non è una immissione nella macchina amministrativa, è un incarico collegato al mandato di sindaco, che cesserà contestualmente al mio”.

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