“L’albero delle ciliegie”. Un concorso letterario dedicato alle storie dei luoghi, proposto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari

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Raccontare i luoghi attraverso le loro storie di vita, i costumi, la natura e le leggende, far rivivere con la scrittura l’anima di un paese, di un borgo o di un quartiere, per salvarne la memoria e il significato. Sono questi gli intenti del concorso nazionale “L’albero delle ciliegie, una storia tira l’altra. Storie di paesi, borghi e letterature dei luoghi”, proposto dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e dal Centro Ricerche e Studi autobiografici “Athe Gracci”, con il patrocinio del Comune di Anghiari.

Narrazione, memoria, valore identitario culturale e civile dei luoghi sono i princìpi ispiratori del concorso, diviso in quattro sezioni: racconti dei luoghi, racconti di storie memorabili di tempi lontani, racconti tratti da laboratori di scrittura autobiografica e scritture già pubblicate o in corso di pubblicazione su iniziativa di singoli, ma anche di comuni, enti, associazioni, musei e biblioteche. Tutti i testi inviati entreranno di diritto a far parte della Biblioteca nazionale delle letterature dei luoghi che sarà inaugurata ad Anghiari, un vero e proprio archivio di tutti quei testi amatoriali, autobiografici e biografici, nei quali siano riconoscibili luoghi, terre, paesaggi e ambienti di vita quotidiana considerati “contesti di affezione” rilevanti.

Per partecipare c‘è tempo fino al prossimo 25 giugno, mentre la premiazione si svolgerà in occasione del Festival dell’Autobiografia, in programma come sempre ad inizio settembre. Il regolamento completo è disponibile sul sito www.lua.it e le eventuali richieste di chiarimenti possono essere rivolte tramite mail all’indirizzo segreteria@lua.it.  

“Con il concorso e la biblioteca delle letterature dei luoghi, da Anghiari vogliamo irrobustire il filo conduttore di una storia che ci vede al centro di un progetto ultraventennale dedicato alla scrittura e alla memoria”, ha dichiarato la presidente della LUA, Stefania Bolletti. “E lo facciamo grazie anche al coinvolgimento attivo delle principali forze culturali che operano nella “valle della memoria” dell’Alto Tevere, in un lavoro di squadra rivolto a sostenere i valori culturali e sociali che ci uniscono”.

“Prendersi cura delle storie equivale a prendersi cura dei luoghi – osserva Duccio Demetrio che della LUA è fondatore oltre che direttore del Centro Ricerche e Studi autobiografici – e aiuta a promuovere cultura e valore sociale. La nostra è un’iniziativa di sensibilizzazione che si rivolge a tutto il Paese con l’obiettivo di preservare la memoria dalla dimenticanza e di sostenere il senso di comunità. Per questo ad Anghiari, grazie al sostegno del Comune, abbiamo voluto dare vita alla biblioteca nazionale delle letterature dei luoghi, che sarà dedicata a Fiorenza Mannucci, autrice e ricercatrice di autobiografie, biografie individuali e di comunità, di fiction econarrative, diari e memorie famigliari. Saranno quindi suoi i primi 12 volumi che entreranno nella nostra biblioteca, oltre a quelli provenienti dalla mia raccolta”.

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