Un altro bando farsa per gli operatori culturali da parte del Comune di Città di Castello. La nuova trovata è una richiesta di eventi a costo zero (leggasi “lavoro non retribuito”) per intrattenere tifernati e turisti durante l’estate.
La contropartita per compagnie teatrali, gruppi musicali e singoli artisti, invece del compenso per il lavoro svolto, sarebbe quella di essere menzionati nel materiale promozionale e di poter godere di quella vetrina prestigiosa che sarebbe “Estate in città”, cartellone estivo di spettacoli e eventi dal vivo (teatro, musica e animazione culturale) per l’estate 2022.
I lavoratori del mondo dello spettacolo non possono che sentirsi semplicemente offesi da un bando del genere soprattutto in relazione con l’altro bando, uscito pochi giorni dopo, destinato a proloco e società rionali, per il quale il Comune mette in campo una compartecipazione economica con copertura del 60% (per le già remunerative feste e sagre).
Questa impostazione è tanto più assurda in presenza di una mozione presentata il 29.03.2021 e approvata all’unanimità dal consiglio comunale che avanzava una chiara proposta di sostegno ai lavoratori dello spettacolo per creare produzioni che potessero girare nel territorio tifernate.
Un atto che escludeva per l’appunto la gratuità del lavoro eseguito. Piccolo particolare che fa da spartiacque tra il riconoscimento di una dignità professionale ai lavoratori e lavoratrici che operano in questo settore e l’assenza totale di questo riconoscimento. La mozione, firmata da Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci (Castello Cambia) era chiara: “… l’amministrazione comunale, attraverso un bando pubblico e un apposito stanziamento si impegni a sostenere la produzione di una serie di spettacoli, eventi culturali, concerti di piccole dimensioni, che coinvolgano artisti e maestranze locali, dando assolutamente priorità ai soggetti che svolgono questa attività come professione principale, e siano pensati per circuitare all’interno del territorio comunale durante l’estate; – che, affinchè l’operazione sia effettivamente seria, nel Bando siano inseriti criteri di tutela e riconoscimento per i lavoratori dello spettacolo”.
Non solo è rimasta lettera morta, ma addirittura totalmente contraddetta dall’impostazione politica della nuova giunta riguardante il settore.
Gruppo cultura Coordinamento del Cambiamento
Castello Cambia, Europa Verde, Civici X, M5stelle