A fronte dei soliti annunci di “imminenti lavori” di realizzazione del tratto umbro della E78, da parte di Assessori regionali e consiglieri di PD e Lega che soprattutto litigano per addossarsi colpe e intestarsi il successo dell’opera, poco o nulla si sa di quale sia il progetto definitivo. Solo dalla stampa si è appreso che (forse) in questi giorni è calendarizzato un incontro tra l’amministratore delegato ANAS e i Sindaci dei comuni coinvoltima, ad oggi, la cittadinanza non è affatto informata di quali siano i reali contorni della vicenda e soprattutto di quali siano i concreti dettagli tecnici del progetto di realizzazione di questa arteria, compreso il tracciato definitivo e il cronoprogramma dei lavori.
E’ decisivo invece conoscere i riferimenti finanziari e gli avanzamenti progettuali in corso, sia a livello Ministeriale che Regionale, e chiediamo di sottoporre eventuali scelte di tracciato ad una Valutazione di Impatto Ambientale e/o, qualora lo studio sia stato già redatto, di conoscerne gli esiti nel dettaglio e di renderli pubblici per tutti i cittadini.
Chiediamo che Sindaco e Giunta riferiscano in merito ai contenuti degli incontri riguardanti la E78, anche relativamente alla posizione politica e amministrativa assunta e di avviare una discussione consiliare, attraverso un Consiglio comunale monotematico o una Commissione ad hoc, trasmessa in streaming in forma partecipata, dove, anche con l’aiuto del necessario supporto tecnico, sia per tutti possibile comprendere i dettagli e gli impatti delle scelte progettuali.
I nostro territorio vive da oltre cinquanta anni un deficit infrastrutturale frutto di scelte politiche regionali, che negli ultimi decenni hanno privilegiato investimenti su altri territori, senza che la politica locale sia riuscita a far valere le ragioni dei cittadini e dell’economia dell’Alta Valle del Tevere: un esempio su tutti il completamento della “quadrilatero” con la Perugia-Ancona e la Foligno-Civitanova, eludendo priorità consolidate a livello Ministeriale dove la E-78 era prevista tra le prime opere da realizzare.
Ora, su tale opera, attesa da decenni e sicuramente importante al fine di recuperare una mobilità al servizio dell’economia del territorio, sarà bene avviare l’iter partecipativo affinchè si faccia la scelta migliore e non si torni ai veti incrociati e alle divisioniistituzionali che, di fatto, hanno contribuito all’immobilismo decisionale e operativo.