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Fare luce sui percettori del  reddito di cittadinanza a Città di Castello e su quanti effettivamente svolgono lavori di pubblica utilità: interrogazione al Sindaco di Lignani Marchesani (Fd’I)

Il reddito di cittadinanza sta diventando a tutti gli effetti una palla al piede anche per l’economia locale. tante attività cercano personale e trovano un muro invalicabile eretto da soldi facili che arrivano nelle tasche degli inoccupati incentivandoli al rifiuto. Un corto circuito che potrebbe diventare emergenza sociale. E’ dunque necessario fare luce su quanti percepiscono a Città di castello il reddito di cittadinanza, su quanti PUC il Comune abbia istituito e con quali riscontri. I progetti utili alla collettività sono infatti strumenti dei Comuni che dovrebbero utilizzare dalle 8 alle 16 ore settimanali i percettori del reddito non esentati (in pratica minori, anziani e diversamente abili). Una macchina che deve avere un’organizzazione e un monitoraggio perfettamente funzionanti come vero e proprio strumento di supporto non solo ai progetti in quanto tali ma più in generale al contesto economico cittadino. Per questo motivo è stata presentata un’apposita interrogazione che renda chiaro lo stato dell’arte attuale e ponga l’attenzione su una problematica la cui risoluzione non è più procrastinabile.

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