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Verde pubblico e riqualificazione ambientale, il Sindaco precisa

“Chi è stato democraticamente chiamato al governo della cosa pubblica tramite pronunciamento degli elettori ha il diritto di governare. E il dovere di prendere decisioni che evitino dannose perdite di tempo soprattutto in presenza di possibili conseguenze sulla sicurezza pubblica”. Fabrizio Innocenti, sindaco di Sansepolcro, torna oggi sulla questione degli interventi al verde pubblico e annessa riqualificazione ambientale che interesseranno parte del Borgo nei prossimi giorni.

“L’ho definito un intervento doloroso ma assolutamente necessario, e ribadisco il concetto. Soprattutto all’indomani di critiche e proclami di parte della minoranza, evidentemente poco addentro al problema e mossa solo dalla sterile contrapposizione politica”. “Siccome né il sottoscritto, né la mia maggioranza, né tantomeno gli esponenti della minoranza” continua il sindaco “siamo esperti del settore, all’indomani della caduta del tiglio avvenuta il 15 maggio scorso in viale Vittorio Veneto, abbiamo fatto l’unica cosa di buon senso da portare avanti: la verifica sulla stabilità delle alberature, incaricando un marchio specializzato in simili rilievi.

L’azienda incaricata, la D.R.E.AM. di Pratovecchio, ha effettuato le indagini richieste, fornendo la diagnosi accompagnata da dettagliata relazione. Una relazione basata su analisi strumentale, prova dendrodensimetrica, tomografia sonica. Che ha fornito risultati estremamente delicati, anche se differenziati. La situazione si presenta particolarmente delicata in viale Vittorio Veneto. Parte consistente delle piante lì presenti denunciano uno stato vegetativo e fitopatologico più o meno compromessi a seguito delle ripetute capitozzature eseguite nel tempo. Inoltre il limitato sito di radicazione ha influito sul peggioramento della situazione. Per queste piante dall’azienda incaricata delle indagini è stato consigliato il rapido abbattimento in quanto inserite nella sezione D, cioè l’estrema, della Classe di Propensione al Cedimento, quella che definisce il fattore di sicurezza naturale dell’albero ormai esaurito. Queste piante in abbattimento sono tutte quelle che hanno subito danni irreparabili, al colletto e/o al fusto e/o al castello.

L’entità del danno è tale da giustificare l’abbattimento in quanto non esiste alcuna buona pratica colturale conforme agli standard moderni di arboricoltura in grado di rinvigorire la pianta o di ridurre la propensione al cedimento”. “Non mi diverto certo ad abbattere piante, anzi è un dolore come già detto” continua Fabrizio Innocenti “Ma se di fronte c’è la sicurezza e l’incolumità pubblica, un sindaco ha il dovere di agire e di evitare possibili tragedie. Perché non è detto che alla fine finisca sempre senza danni alle persone e alle cose come avvenuto il 15 maggio”. “Quanto agli scenari paventati da parte della minoranza sul dopo, voglio rassicurare tutti, con la speranza che il messaggio arrivi forte e chiaro una volta per tutte” specifica il sindaco “La ripiantumatura è prevista, il preventivo di spesa già fissato e la prossima settimana sarà affidato l’incarico ad un qualificato professionista del settore, che ha già effettuato sopralluoghi nelle zone interessate. 

Anche seguendo i dettami della Soprintendenza, che nel frattempo ha autorizzato i lavori di abbattimento e potatura previsti. Ma c’è di più: questo intervento è stato inserito nell’ampio progetto di rigenerazione urbana, già finanziato e che dunque non prevede esborsi extra. Il tutto con l’obiettivo di ripensare il verde pubblico in quella fascia urbana che comprende viale Veneto, viale Volta, viale Barsanti e viale Pacinotti. Con lavori che saranno appaltati entro il giugno del prossimo anno”.

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