Rafforzare il sostegno agli studenti che presentano il disturbo specifico della dislessia. Il tema di un corso di due giorni tenuto a villa Montesca dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti

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Rafforzare il sostegno agli studenti che presentano il disturbo specifico della dislessia. E’ questo il tema di un corso di due giorni tenuto a villa Montesca dalla Fondazione Hallgarten-Franchetti con il sostegno del programma Erasmus Plus e del progetto Dyscourse Dyslexia Online Courses finanziato dalla Agenzia Nazionale della Repubblica della Macedonia del Nord. Vi hanno preso parte docenti universitari, docenti di scuola superiore ed esperti, nord macedoni, ungheresi e lettoni.


Un’opportunità per conoscere e approfondire l’approccio italiano al tema del disturbo specifico della dislessia. Ha aperto i lavori Virginia Marconi ricercatrice della Fondazione che ha presentato una piattaforma per la formazione dei docenti realizzata nell’ambito del progetto da un comitato scientifico composto da esperti di vari paesi coordinato dalla Fondazione Villa Montesca. La piattaforma sarà disponibile anche in lingua italiana e gratuita per tutti i docenti e si potrà utilizzare accedendo dal sito della Fondazione www.montesca.eu.


Hanno dato in questi giorni il loro contributo come esperti le Prof.sse Laura Arcangeli e Moira Sannipoli dell’Università di Perugia, che hanno approfondito il tema dell’approccio pedagogico al sostegno di bambini e bambine che presentano tale disturbo. Uno specifico approfondimento sul tema dislessia e lingue straniere è stato garantito dalla Prof.ssa Eva Birzniece, dell’Associazione Dislessia della Lituania. Il terapista ungherese Szűcs Antal Mór, dell’Università di Budapest ha parlato dei vari metodi in uso nei paesi dell’Est Europa e hanno concluso i lavori le testimonianze di Paola Antonelli, Neuropsichiatra, Responsabile Altotevere USL Umbria 1 e Isabella Saffini, logopedista USL Umbria 1.


Venti esperti a Villa Montesca per fare il punto su questo tema ancora molto importante e di crescita nelle scuole di tutta Europa, per verificare il modello italiano e poter discutere di future collaborazioni fra le esperienze dell’Alto Tevere e quello dei paesi che sono stati presenti al corso.
Soddisfazione per il lavoro della Fondazione è stata espressa dall’Assessore alla Scuola del Comune di Città di Castello Letizia Guerri che ha ribadito come queste esperienze non solo consentono uno scambio aperto di idee sui temi specifici ma sono anche una grande occasione per mostrare il nostro territorio ed allargare le reti di conoscenza, oltre ad essere di concreto aiuto alla Comunità scolastica e ai ragazzi e alle ragazze più fragili.

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