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Politica: Guasticchi “anche l’Umbria pagherà a caro prezzo la sfiducia a Draghi”

“Stiamo vivendo un momento di grande confusione sia politica che istituzionale, con una casta di parlamentari prevalentemente selezionata sul web e come per i 5 Stelle, caratterizzata da un’ignoranza tout court come mai si era verificato nella storia del nostro paese. Una volta si parlava di nani e ballerine per dire. Che il contesto preso in oggetto assomigliava a un circo, ma oggi i 5 Stelle hanno superato le più drammatiche aspettative”. È quanto dichiara Marco Vinicio Guasticchi, presidente di Umbria in movimento.


“Tornando all’Umbria – prosegue Guasticchi – devo prendere atto degli sforzi di alcuni assessori regionali vicino alle imprese, vedi Agabiti e Fioroni, che stanno svolgendo il loro ruolo con competenza attorniati però da un vuoto pneumatico che sta dando il suo peggior risultato sul fronte della sanità, dove non solo nulla è cambiato ma tutto sta peggiorando in maniera esponenziale. Se prendiamo soltanto a riferimento le liste d’attesa, che sembrano drasticamente accorciate, nascondono invece una furbata degna del Regno delle due Sicilie. Ovvero le liste d’attesa si bloccano a sei mesi per cui non c’è fila in quanto gli utenti sono impossibilitati a prenotarsi. Ma tutto tace anche quando i costi della sanità crescono pericolosamente senza minimamente notare un miglioramento nell’organizzazione anzi”.
“Sul fronte economico – commenta ancora Gusticchi – purtroppo alle carenze strutturali ataviche si aggiunge una crisi innescata da eventi mondiali che non potevamo prevedere e dalla stupidità politica dei 5 Stelle e di uno dei loro leader, tale Giuseppe Conte, a cui non bastava aver dimostrato la sua totale incapacità da presidente del Consiglio, ma in queste ore sta cercando di affossare insieme ai 5stelle il premier Draghi e anche le ultime speranze per la nostra economia nazionale e regionale di poter accedere ai benefici del Pnrr”.


“Il mio – conclude Guasticchi – è uno sfogo da chi per molto tempo ha svolto sia una professione legata all’economia e allo stesso tempo ha avuto la fortuna di ricoprire ruoli di vertice nelle amministrazioni pubbliche nella propria regione. Non possiamo più rimanere spettatori di fronte a tale sconquasso perché ne diventeremo tutti complici. Per questo, raccogliendo l’invito dei molti associati di Umbria in movimento mi sono convinto a lanciare questo grido di allarme”.

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