Era il protagonista delle notti tifernati quando la vallata pullulava di locali e la movida aveva un senso: lui proponeva ogni sera musica dal vivo, spaziando tra i generi e gli stili,al mai troppo rimpianto pianobar”TerzoCerchio” nel cuore del centro storico tappa, obbligata di ogni tiratardi altitiberino.
Da lì Giovanni Costello, al secolo Giovanni Pazzaglia, è divenuto entertainer di vaglia di livello europeo sino alla fama conquistata con la prima edizione europea del 2011 della famosa trasmissione televisiva “The Voice”, ha appena pubblicato il suo nuovo Album, IN ALTO MARE, registrato negli Studi di Milano dal famoso produttore Nicolò Fragile( al suo attivo alcuni tra i più grandi artisti italiani quali Mina, Celentano,Zero, Ramazzotti, Mario Biondi).
Giovanni è un artista ritrovato, un sound moderno contenuto nellalbum con nuovi arrangiamenti, canzoni inedite e famose cover di brani conosciuti in tutta Europa come “In Alto mare” di Loredana Bertè, che da
il nome anche a questo lavoro.
Nonostante questa direzione moderna data dai nuovi arrangiamenti creati magistralmente da Nicolo Fragile, Giovanni non dimentica le sue radici di coroner sentimentale, talvolta melanconico, nel raccontare storie d`amore come nel brano inedito “Vivere” scritto da famoso Antonio Galbiati (autore di Eros Ramazzotti).Tutta la sua vena pianistica si riscopre nel celebre “ La donna cannone” di Francesco De Gregori, brano che rimanda al ricordo ancora indelebile delle serate passate al pianoforte nei famosi pian-bar di tutto il mondo. Tutto ciò con la partecipazione della Art Orchestra di Budapest, che conferma lo spirito romantico in alcuni brani di Costello. Il brano “Era bella”, in duetto con uno straordinario Fausto Leali, pezzo scritto da Gilbert O Sullivan nel lontano 1970 tradotto in italiano da Daniele Pace, fa rivivere uno dei momenti piu belli di quel periodo musicale.
“Non avere paura” inedito scritto da Mauro Culotta ( autore pure per Mina) invita a credere che non ci sono problemi insuperabili, e che il futuro può dipendere dalle proprie scelte. Non poteva mancare un momento quasi blues: “Poeta per amore”, scritta dagli autori di Zucchero, è una sorta di omaggio a uno dei più grandi cantanti blues italiani. Il ritmo frenetico di “Gelosia” scritto dallo stesso Costello, cosi come “Amami” e “ Blues”, brani quasi autobiografici, completano un album più ritmico dei precedenti: creatività e innovazione per un messaggio volto ‘in positivo’ con un linguaggio musicale che svaria dal blues al funky-pop sino al ballad e che confermano la fama di grande interprete del musicista di Città di Castello.