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UMBRIA in​ AZIONE- il nostro impegno per la Scuola

Con lo scioglimento delle Camere e la decisione di andare al voto, sono state nuovamente sospese e procrastinate le date di scelte importanti che riguardano la Scuola in Italia; resta assente infatti il decreto attuativo relativo al decreto-legge n° 36.2022 convertito in legge n° 79, il 29 giugno 2022, pieno di perplessità che immediatamente risalta​ l’assenza di confronti​ tra i “palazzi” e i lavoratori del settore.​

Umbria in Azione​ ha a cuore la scuola e tutto il suo​ corpo discente, docente e personale Ata, perché la​ scuola non deve essere​ percepita come un’annosa questione, piuttosto il fulcro di una generazione vincente che va potenziata e valorizzata nel suo efficientamento culturale.​

L’Avv.​ Mirko Ceci, segretario provinciale di Azione per la provincia di Perugia della Regione Umbria, prende atto delle problematiche che più voci gli hanno manifestato, come l’aumento del precariato e le difficoltà labirintiche di inserimento,​ per le quali​ Umbria in Azione​ ritiene che vada posta più di una soluzione efficace; proprio parlando con esperti del settore, il segretario Ceci conviene che pregresse scelte siano frutto di operazioni maniacalmente ingegneristiche, su un livello alto che dimentica le fondamenta sulle quali si erge una solida struttura.​

La scuola ogni anno ha un certo numero di pensionamenti che vengono rimpiazzati in base all’organico di diritto, con le immissioni in ruolo sia del personale docente che ATA, ma che raggiunge con difficoltà quota 41% a tempo indeterminato.​

Rilanciamo i corretti punti di vista e non giriamo le frittate a piacimento di un sistema menzognero: la scuola è gestita col precariato al quale Azione dice Basta! Basta​ alle forme speculative ed onerose, se non che incostituzionali quando applicate alla scuola, che oggi oltre ad essere la legittimazione del diritto all’istruzione deve ritenersi ulteriormente la struttura portante per una Stato che si ritiene europeista.​

Umbria in Azione​ ha già avuto modo di avanzare alcune proposte da trasformare su tavoli decisionali in​ interventi immediati, programmati e soprattutto​ concreti già dal 25 settembre,​ per fare ripartire la scuola nella giusta direzione, con la forte volontà di arrivare a decidere nel merito delle questioni.

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