Arcaleni (Castello Cambia) “Qual è lo stato del canile di Lerchi? Da quando ho sollevato il problema dell’oasi felina varie dichiarazioni, ma nessuna davvero esaustiva e chiarificatrice”

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Rispetto alla situazione dell’oasi felina di Lerchi, del canile comprensoriale, e, soprattutto sullo stato degli animali presenti, si attende l’unica voce che potrebbe chiarire definitivamente la situazione, ma che per ora, è silente: quella del sindaco o dell’assessore all’ambiente. Dovrebbero essere loro a conoscere meglio la situazione nel complesso, anche perché, in base al contratto di appalto, all’amministrazione spettano i controlli oltre che l’elargizione del cospicuo finanziamento relativo alla gestione, che ha assegnato ad ENPA la somma di € 477.750,00 per le annualità Settembre 2019 – Dicembre 2021 più altri € 136.500,00 fino al 31/08/2022.

Le note che leggiamo sui media sono un botta e risposta tra associazioni, che denunciano lo stato di grave precarietà degli animali, ed ente gestore (ENPA) che risponde addirittura accusando di “falsità e di colpevoli inesattezze” divulgate a mezzo stampa. E’ ora di fare chiarezza e di dare risposte certe, sia sullo stato degli animali, sia su quello dei lavori che riguardano una proprietà pubblica e che dovrebbero essere segnalati con comunicazione ufficiale. 

Dopo aver depositato a giugno un’interrogazione sull’oasi felina che sarà discussa nel Consiglio di lunedì 12 settembre,  ne ho protocollata un’altra  ad agosto sulla situazione del canile, riguardante le motivazioni della chiusura e la situazione degli animali, nonché l’effettivo stato del depuratore, se bloccato e da quanto, e se siano stati informati gli organi di controllo come ARPA per verificare lo stato delle acque del Cerfone e del territorio circostante al fine di scongiurare un inquinamento ambientale. Anche perché, nell’eventualità che ciò fosse vero, dove sono state convogliate le acque reflue degli scarichi?

Riteniamo che si debba operare un’attenta verifica della situazione, evitando che il Comune si avvalga “della facoltà di rinnovare il contratto, alle medesime condizioni, per una durata pari a 36 mesi, per un importo di 630.000,00 €”, come previsto nel Bando di gara originale.

Crediamo sia il caso di indire una nuova gara, ma a seguito di una seria revisione del Bando, per cui ho congiuntamente presentato anche una serie di proposte, da votare in Consiglio comunale.

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