Comunicato: “Esperti europei a Villa Montesca per sperimentare la maieutica reciproca di Maria Montessori e Danilo Dolci”

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Ricchissimo il programma del primo incontro internazionale in presenza tra rappresentanti di enti provenienti da Italia, Spagna, Bulgaria, Germania e Corfù che si è tenuto a Villa Montesca nel mese di settembre nell’ambito del progetto europeo REACT “REciprocal maieutic Approach pathways enhancing Critical Thinking”. Il progetto di ricerca, coordinato dalla Fondazione Villa Montesca e finanziato dall’Agenzia Europea della Cultura e dell’Educazione  intende analizzare ed applicare i principi di sviluppo dell’incontro fra culture promosse dai due pedagogisti italiani Maria Montessori e Danilo Dolci. L’approccio proposto applica il metodo della Maieutica Reciproca di Dolci arricchito dai principi montessoriani.

Una sfida senz’altro ambiziosa che ha visto alla Montesca la realizzazione del primo Laboratorio Maieutico Reciproco Montessoriano, incentrato sul tema della pace e condotto da Fabrizio Boldrini e Maria Rita Bracchini della Fondazione, assieme ad Amico Dolci, figlio di Danilo Dolci. L’opera di Danilo Dolci, che è stato sociologo, poeta, educatore e attivista della nonviolenza (e che per questo venne soprannominato il “Gandhi italiano”) che durante la sua vita ha lavorato a strettissimo contatto con la gente e le fasce più disagiate ed oppresse della Sicilia occidentale per studiare possibili leve al cambiamento e le potenzialità per un democratico riscatto sociale, è oggi promossa dal Centro Creativo Dolci di Palermo che collabora al progetto.

La maieutica arricchita dall’ispirazione montessoriana favorisce la responsabilizzazione delle comunità e degli individui e può essere definita come “un processo di esplorazione collettiva che prende, come punto di partenza, l’esperienza e l’intuizione degli individui”. È una forma di comunicazione reciproca che fa emergere il sapere delle persone e in cui tutti i partecipanti sono pronti ad apprendere gli uni dagli altri. Il tema dell’autonomia e dell’ambiente di apprendimento “preparato” di origine montessoriana ne arricchiscono lo spessore sociale e ne potenziano gli elementi di inclusività.

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