Primo Piano Notizie

Giornate Fai autunno 2022, quello che si può vedere in provincia di Arezzo

In occasione delle 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗙𝗔𝗜 𝗱𝗶 𝗔𝘂𝘁𝘂𝗻𝗻𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟮, manifestazione nazionale giunta alla XI edizione, la 𝗗𝗲𝗹𝗲𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗙𝗔𝗜 𝗱𝗶 𝗔𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗲 𝗣𝗿𝗼𝘃𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮 propone un percorso inedito ideato in collaborazione con la 𝗖𝗮𝗺𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗼 𝗜𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮 𝗔𝗿𝘁𝗶𝗴𝗶𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗔𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗔𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼-𝗦𝗶𝗲𝗻𝗮.
Il percorso indaga i Musei d’Impresa del territorio di Arezzo e Provincia e ci conduce alla scoperta di tre eccellenze del settore: 𝗔𝗯𝗼𝗰𝗮 𝗠𝘂𝘀𝗲𝘂𝗺 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗻𝘀𝗲𝗽𝗼𝗹𝗰𝗿𝗼, 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗕𝘂𝘀𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗮𝗱 𝗔𝗻𝗴𝗵𝗶𝗮𝗿𝗶 𝗲 𝗠𝘂𝘀𝗲𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗟𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗙𝗲𝗿𝗿𝗼 𝗯𝗮𝘁𝘁𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗦𝘁𝗶𝗮. Tema di grande successo, come riscontrato lo scorso Marzo in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando abbiamo registrato il tutto esaurito per le visite guidate presso Museo UNOAERRE, FAB LAB Alterini e Palazzo Lambardi di SUGAR.
Nei giorni di 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟭𝟱 𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗲𝗻𝗶𝗰𝗮 𝟭𝟲 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, i visitatori saranno accompagnati dagli studenti del Liceo Città di Piero di Sansepolcro e dell’IISS Galileo Galilei di Poppi, “Apprendisti Ciceroni” preparati dai Professori e accreditati dal FAI per mostrare al meglio le realtà aretine capaci di coniugare valore aziendale e interesse storico-culturale.


𝗠𝗨𝗦𝗘𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗘 𝗘𝗥𝗕𝗘 – 𝗔𝗕𝗢𝗖𝗔 𝗠𝗨𝗦𝗘𝗨𝗠, Sansepolcro (AR) In un prestigioso palazzo rinascimentale, Aboca racchiude i segreti delle piante medicinali e racconta la sua realtà aziendale attraverso due percorsi complementari: uno storico fatto di antichi cimeli, l’altro interattivo e multimediale. Il percorso storico, Erbe e salute nei secoli, espone collezioni di antichi cimeli dal pregiato valore storico, scientifico e artistico: mortai, ceramiche da farmacia, purissime vetrerie, preziosi erbari e sorprendenti attrezzature da spezieria. La suggestiva ricostruzione dei laboratori di lavorazione affascina il visitatore e lo accompagna in un emozionante viaggio nei secoli attraverso le evoluzioni tecniche, le scoperte scientifiche e le innovative strumentazioni di precisione, con curiosità, aneddoti e con l’inebriante profumo delle piante officinali. Di seguito, grazie ad Aboca Experience, Aboca si racconta con un percorso interattivo alla scoperta del lavoro di ogni giorno: dall’agricoltura biologica alla ricerca scientifica delle più moderne biotecnologie, dagli stabilimenti di produzione fino alle pubblicazioni della casa editrice. Le visite, curate dagli Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Città di Piero di Sansepolcro, guideranno gli iscritti prima attraverso il percorso storico Erbe e salute nei secoli e poi in interattivo Aboca Experience.


𝗠𝗨𝗦𝗘𝗢 𝗕𝗨𝗦𝗔𝗧𝗧𝗜, Anghiari (AR) Busatti, azienda familiare che ha attraversato i secoli, attraverso la memoria storica del proprio Museo ribadisce il ruolo cruciale che il sapere artigiano ha avuto nello sviluppo del suo territorio. È la fine del Settecento quando, a seguito dell’invasione francese, le truppe napoleoniche istallano ad Anghiari una produzione di divise per la Grande Armée: è l’origine del sodalizio indissolubile tra la famiglia Busatti e i tessuti, grazie all’intuizione di Giovan Battista Busatti di introdurre nelle cantine del Palazzo Morgalanti la lavorazione della lana al fine di consegnare coperte, uniformi e indumenti ai soldati napoleonici. Il Palazzo, ancora oggi sede dell’azienda, era stato acquistato pochi anni prima per ospitare una bottega dove vendere un po’ di tutto, alimentari, filati, pane. Nel 1815 i Busatti si trasformano, con avvallo granducale da commercianti a artigiani filatori, iscritti dal 1820 nell’Atlante Generale del Granducato di Toscana quale fabbrica di filati grossolani. Nel 1842 Mario Busatti introduce otto telai di legno più un’orditura e mette al lavoro una decina di tessitrici: è la data ufficiale d’inizio della tessitura Busatti. Durante le Giornate d’Autunno, gli studenti Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Città di Piero di Sansepolcro accompagneranno i visitatori in un percorso che ripercorre tre secoli di storia: non solo le cantine ma tutti i 5 piani del palazzo sono diventati la sede di una produzione tessile ancora oggi sinonimo di artigianalità e qualità.


𝗠𝗨𝗦𝗘𝗢 𝗗𝗘𝗟𝗟’𝗔𝗥𝗧𝗘 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗟𝗔𝗡𝗔 𝗘 𝗗𝗘𝗟 𝗙𝗘𝗥𝗥𝗢 𝗕𝗔𝗧𝗧𝗨𝗧𝗢, Stia (AR) Gioiello di archeologia industriale, il vecchio complesso del Lanificio di Stia ha fatto la storia dell’economia del Casentino. Voluto dalla Fondazione Luigi Lombard, ultimi proprietari del lanificio, il Museo è suggestivamente immerso nei colori cangianti dei boschi casentinesi e ripercorre tutte le fasi di lavorazione artigianale e industriale della lana e del celeberrimo panno casentinese, di cui ospita gli storici imponenti macchinari. Il Lanificio fu il primo stabilimento in Toscana ad impiegare macchinari importati dall’estero e alla fine del primo conflitto mondiale contava ben 500 operai, 136 telai e produceva oltre 700.000 metri di stoffa, tanto da diventare, dalla fine dell’Ottocento sotto la direzione della famiglia Lombard, il lanificio fornitore ufficiale della Reale Casa Savoia. Con queste macchine veniva prodotto il celeberrimo panno casentinese, il cui tipico colore arancio “becco d’oca” pare sia dovuto a un errore nel cambio delle tinture da quelle naturali a quelle chimiche. Grandi estimatori del panno casentinese furono il barone Bettino Ricasoli, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini e Gabriele d’Annunzio che, durante la sua permanenza in Casentino, si fece preparare un taglio nel suo colore preferito, il Blue Avio.

E chi non conosce il famoso cappotto disegnato da Givenchy e indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany? Durante le Giornate d’Autunno, gli studenti dell’IISS “Galileo Galilei” di Poppi accompagneranno i visitatori in un percorso espositivo che include anche una novità: nell’ottica della creazione di un polo culturale unico nel suo genere, il Lanificio di Stia è stato arricchito dalla presenza del neonato Museo del Ferro Battuto, frutto dei progetti creativi di centinaia di artisti internazionali che da più di 40 anni animano la Biennale Europea d’Arte Fabbrile di Stia.
Modalità di partecipazione: Per partecipare, è necessario prenotare la visita attraverso l’apposito sito internet del FAI www.giornatefai.it con una donazione minima a partire da 5 euro. La donazione online consentirà di prenotare la propria visita, assicurandosi la partecipazione alla manifestazione dal momento che i posti saranno limitati. Il punto di ritrovo per l’accreditamento alla visita è la postazione FAI presso ciascuno dei 3 siti aderenti all’iniziativa. Non è richiesto il possesso della Certificazione Verde COVID-19: dal 1° maggio 2022, l’accesso ai musei, istituti e luoghi della cultura e mostre, non prevede più il possesso del cosiddetto “Green pass” (né base, né rafforzato). Per partecipare permane comunque la raccomandazione di indossare la mascherina per tutta la durata della visita.


Le visite si terranno sabato 15 pomeriggio e domenica 16 mattina e pomeriggio: per gli orari in dettaglio si invita a visitare il sito del FAI www.giornatefai.it Ringraziamo per la preziosa collaborazione: Liceo “Città di Piero” di Sansepolcro IISS “Galileo Galilei” di Poppi MUSEO DELL’ARTE DELLA LANA E DEL FERRO BATTUTO di Stia MUSEO BUSATTI di Anghiari MUSEO DELLE ERBE – ABOCA MUSEUM di Sansepolcro Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Arezzo – Siena

Commenti
Exit mobile version