La tecnologia al servizio dell’autonomia delle persone con disabilità: l’assessore Calagreti annuncia che la Zona Sociale, 1 di cui Città di Castello è capofila, è stata ammessa al finanziamento di un progetto da 715 mila euro per sviluppare un intervento che per la prima volta abbina in un’unica azione abitazione e lavoro. Le domande di partecipazione potranno essere presentate dal 12 ottobre al 1° novembre 

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“La Zona Sociale 1 dell’Alta Valle del Tevere, di cui Città di Castello è capofila, è stata ammessa al finanziamento di 715 mila euro con risorse del PNRR per realizzare un progetto che per la prima volta abbina abitazione e lavoro in un’unica azione finalizzata alla promozione dell’autonomia delle persone con disabilità e segna anche uno spartiacque generazionale negli interventi in questo ambito, puntando sulla tecnologia come fattore di costruzione di una vita indipendente e di sviluppo dell’inclusione sociale”. Lo rende noto l’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti nel preannunciare che da domani, giovedì 12 ottobre, fino a martedì 1° novembre sarà possibile presentare le domande per partecipare ai percorsi che saranno strutturati per 12 utenti residenti negli otto comuni del comprensorio altotiberino (Città di Castello, Citerna, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide). Sull’albo pretorio online del portale web del Comune è stato pubblicato stamattina l’avviso riguardante il progetto (consultabile al link

https://jcitygov.comune.cittadicastello.pg.it/web/trasparenza/albo-pretorio/-/papca/display/141855), con la documentazione relativa e il modulo per la presentazione della richiesta di partecipazione alla sperimentazione dei “Percorsi di autonomia per persone con disabilità”, l’azione prevista dal PNRR con la Missione 5 Inclusione e coesione – Componente 2 Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore – Sottocomponente 1 Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale – Investimento 1.2 Percorsi di autonomia per persone. “Con le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea con il programma Next Generation EU sarà possibile realizzare percorsi di autonomia per persone con disabilità, che, grazie alla tecnologia informatica, punteranno a rimuovere le barriere nell’accesso all’abitazione e al mondo del lavoro”, spiega Calagreti, che sottolinea come l’investimento riguarderà “un complesso di interventi che andrà dall’allestimento e dal pagamento delle utenze dei locali dove i beneficiari vivranno nel periodo di attuazione del progetto, fino alle spese per l’acquisto delle attrezzature tecnologiche e ai costi dell’assistenza”. Il programma personalizzato di ciascun beneficiario dovrà comprendere tre linee di intervento interconnesse tra loro, di cui la prima è propedeutica alle altre due. Il primo passo sarà la definizione e l’attivazione del progetto individualizzato, con cui saranno focalizzati gli obiettivi da raggiungere e i sostegni da fornire nel percorso verso l’autonomia abitativa e lavorativa, tramite accompagnamento e raccordo con i servizi territoriali, in una prospettiva di lungo periodo e previa valutazione multidimensionale e interdisciplinare dei bisogni della persona con disabilità. L’applicazione delle più moderne soluzioni offerte dalla tecnologia riguarderà gli aspetti dell’abitazione e del lavoro. Nei due gruppi appartamento che si trovano in via Cesare Battisti, nei pressi dell’ex ospedale di Città di Castello, gli spazi saranno adattati con l’installazione di dispositivi per la domotica e l’assistenza a distanza delle persone con disabilità: i partecipanti al progetto potranno sperimentare percorsi di autonomia in co-housing all’interno di locali personalizzati e dotati di strumenti e tecnologie studiati in base alle necessità di ciascun partecipante. Lo sviluppo delle competenze digitali e la sperimentazione del lavoro a distanza saranno implementati in funzione occupazionale, per sostenere l’accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro attraverso smartworking e tirocini formativi on line. “Insieme a tutti gli assessorati comunali alle Politiche Sociali del comprensorio lavoreremo a fondo perché questa opportunità possa tradursi in un vero salto di qualità nei percorsi di autonomia delle persone con disabilità e possa mettere a disposizione un’alternativa concreta all’istituzionalizzazione a cui rischia di andare incontro chi resta senza famiglia”, puntualizza l’assessore, che ringrazia “tutto il personale dei Servizi Sociali del Comune di Città di Castello per l’impegno professionale e la rara sensibilità con cui ha reso possibile anche questo importante risultato”. Gli Uffici della Cittadinanza dei Comuni della Zona Sociale 1 e il Servizio Disabili Adulti del Comune di Città di Castello (075.8529315) saranno a disposizione per tutte le informazioni sul progetto.

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