Le celebrazioni in memoria del maestro Piero delle Francesca mercoledì 12 ottobre sono culminate con la bellissima conferenza dello storico dell’arte Prof. Frank Dabell dal titolo “Piero, perché ci piace”. Dabell, affiancato dal prof Henry Thomas Fitzgerald Kennedy, coordinatore dell’evento, dopo l’introduzione dell’assessore alla cultura Francesca Mercati, ha approfondito aspetti affascinanti dell’arte e del genio di Piero della Francesca presentandoli al pubblico che, numeroso, ha riempito la bellissima Sala della Resurrezione del Museo Civico di Sansepolcro. Un excursus sulla vita di un artista, pittore, matematico e teorico dell’arte, che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte rinascimentale e che ancora incanta chi lo vive e lo ammira.
Molti i cittadini presenti, così come le autorità, politiche, militari e religiose intervenute ad un appuntamento che ha fatto da chiosa ad una giornata intensa ed emozionante. Fra questi anche il vicepresidente del consiglio regionale della regione Toscana, Marco Casucci, che proprio in questi giorni ha presentato un’interrogazione in sede di consiglio regionale riguardante la candidatura a patrimonio dell’Unesco delle Terre di Piero della Francesca.
E’ stata questa un’occasione non solo per affermare ancor di più l’importanza di tutto quello che ha ideato e creato Piero, ma anche per consolidare i rapporti con esperti d’arte come il prof Dabell e il Prof Henry per far sì che l’arte del nostro maestro della prospettiva possa essere sempre più esportata, raccontata e ammirata anche oltre i confini italiani.
Al termine della conferenza, il Gruppo Sbandieratori della città di Sansepolcro, ha salutato i presenti con un’esibizione sempre densa di fascino. Arte ascoltata, vissuta ed esaltata, in ogni sua forma, perché si possa celebrare ogni giorno la maestria del “saper fare” in una città che ha ancora molto da raccontare e far scoprire.
E dunque rispondendo alla domanda intrinseca nel titolo dell’evento, “Piero, perché ci piace?” possiamo asserire che non si può generalizzare, ma ognuno, di fronte a tanta bellezza, può solo ascoltare le proprie emozioni, animate dall’incanto che ancora oggi, l’arte di Piero della Francesca riesce a trasmettere.