“E’ inaccettabile che in due territori di confine come quelli della Valtiberina umbra e toscana, dove le istituzioni locali sono da sempre legate da una stretta collaborazione nell’interesse delle rispettive comunità, i gestori del trasporto pubblico su gomma non riescano a lavorare insieme per garantire un servizio in grado di soddisfare le esigenze degli utenti”.
E’ la presa di posizione con cui il sindaco Luca Secondi e l’assessore ai Trasporti Rodolfo Braccalenti denunciano le problematiche che si sono create negli ultimi mesi a seguito del cambio di gestore del trasporto pubblico toscano, ora affidato ad Autolinee Toscane, e chiedono “un urgente impegno da parte delle due amministrazioni regionali al fine di favorire un dialogo fra le aziende del trasporto coinvolte, finalizzato alla definitiva soluzione delle tante difficoltà riscontrate dagli utenti”.
“Per un territorio di confine come il nostro, penalizzato dall’assenza di collegamenti ferroviari, quello su gomma rimane l’unico mezzo di trasporto pubblico a disposizione dei cittadini”, evidenziano Secondi e Braccalenti, nel far presente che l’amministrazione comunale di Città di Castello già dallo scorso anno scolastico abbia segnalato ai gestori “i disagi degli utenti riguardanti alcune linee di collegamento tra Umbria e Toscana, quest’anno aggravati dalla programmazione di corse che non risultano compatibili con gli orari di uscita degli studenti di alcuni istituti superiori, e la difficoltà di reperire biglietti e abbonamenti”. “L’applicazione dei doppi biglietti e dei doppi abbonamenti, unita all’aumento dei costi, ha peggiorato ulteriormente una situazione degli utenti già comprensibilmente critica in un momento difficile come l’attuale”, segnalano sindaco e assessore, che ricordano come “solo grazie alla collaborazione da parte del Consorzio Ishtar e di Busitalia sia stata ripristinata una parte delle percorrenze che erano state tagliate dalla Regione Umbria in estate, senza alcun accordo con la nostra amministrazione comunale e penalizzando i collegamenti con la provincia di Arezzo e il suo capoluogo”.
In questo contesto, Secondi e Braccalenti fanno sapere che l’amministrazione comunale tifernate ha già espresso alla Regione Umbria “forti preoccupazioni per il futuro in vista della prossima gara regionale per l’assegnazione del trasporto pubblico locale, che prevede ulteriori tagli nel nostro territorio”.