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Oltre 70 cani campioni del fiuto accompagnati dai loro proprietari hanno partecipato alle gare di ricerca e cavatura del tartufo su ring nello scenario mozzafiato del parco langer a ridosso del centro storico

Campioni del fiuto a quattrozampe provenienti da tutto il centro-italia questa mattina in gara a Citta’ di Castello si sono sfidati a suon di “cronometro” alla ricerca del tartufo. Ai nastri di partenza della prestigiosa rassegna inserita nel programma della 42° edizione della Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco, c’era anche “Leo” il cane, cocker spaniel, che da oltre un anno ha perso la vista ma non vuole rinunciare per nessuna ragione ad andare scodinzolante per i boschi con il naso all’ingiù pronto a scovare dal terreno il prezioso prodotto.

Al guinzaglio del proprio conduttore, Lorenzo Tanzi, 69 anni, storico divulgatore di tutto il mondo che ruota attorno al tartufo, il simpatico cocker spaniel ha partecipato alle gare presso lo splendido scenario naturale del parco Langer dell’ansa del Tevere baciato da un sole estivo: due i momenti salienti organizzati dall’associazione tartufai altotevere umbro, il 1° Memorial “Alessandro Ghigi” (già presidente dell’associazione tartufai alta valle del tevere, recentemente scomparso) ed il premio “Jimmy” in memoria di Giovannino “Jimmy” Cecchini, indimenticato grande tartufaio ed imprenditore del settore. Bracchi, bracchi-pointer, lagotti, cocker, meticci, lagotti romagnoli in questo lembo di terra di confine fra Umbria, Marche, Toscana ed Emilia Romagna, nascono, crescono e diventano autentici campioni della ricerca, indispensabili compagni di viaggio (assieme al vanghino utilizzato per scavare) per gli oltre mille “cavatori”, i tartufai, in possesso del regolare tesserino rilasciato dall’Afor umbria dopo lezioni, corsi ed esame finale e relativo versamento della quota annuale: nel 2022 sono stati rilasciati 36 nuovi tesserini raccolta tartufi a giovani raccoglitori età compresa 18 – 40 anni; fra questi ci sono anche 3 ragazze che si sono avvicinate alla ricerca tartufi perché il fidanzato o il padre è raccoglitore.

Città di Castello è di fatto, non solo in questi giorni della mostra, la capitale della “trifola” e dei cani da tartufo che arrivano a sfiorare e superare cifre anche al di sopra di seimila euro tanto è la loro bravura fra boschi e colline a scovare le “pepite d’oro”, il pregiato tartufo bianco che alla borsa attuale dei prezzi al dettaglio, vista la scarsità e le pezzature medie (qualità eccelsa) schizza su quotazioni stellari, anche oltre quattromila euro per un chilo di “bianco”. Oggi i cani, circa 70 esemplari, con i loro proprietari provenienti da tutto il Centro-Italia si sono dati dunque appuntamento a Città di Castello nel parco di fronte alle mura urbiche con uno scorcio mozzafiato della città con campanile cilindrico, cattedrale e palazzo comunale in bella mostra, per una delle tante tappe del circuito nazionale della ricerca del tartufo. I cani per conquistare il podio finale, dovevano, nel minor tempo possibile scovare i tartufi, di ottima qualità, disseminati a debita distanza l’uno dall’altro in un’area di terreno delimitata. Nella categoria “cuccioli”, Mia, con Lorenzo Brunoni ha conquistato il primo posto, nella categoria “adulti” ha prevalso Gleda, con Lucio Volpi e nella categoria “riporto”, Elly con Michele Martinesi.

Al termine delle gare, organizzate in maniera impeccabile dall’Associazione Tarufai altotevere con in testa il nuovo presidente, Andrea Canuti ed il direttivo e consiglio rinnovato (circa 400 gli iscritti) in piazza Matteotti alla presenza del sindaco, Luca Secondi e dell’assessore al Turismo e Commercio, Letizia Guerri si è svolta una sentita cerimonia di consegna della targa ricordo alla famiglia del dottor Alessandro Ghigi, recentemente scomparso, fra i fondatori e a lungo presidente dell’associazione e punto di riferimento dei tartufai a livello regionale e nazionale. “L’amministrazione comunale in ricordo di Alessandro Ghigi, gia’ presidente dell’associazione tartufai altotevere per il suo impegno e amore per il territorio e le eccellenze della natura”, questa la motivazione impressa nella targa che sindaco ed assessore hanno consegnato alla moglie Franca e alla figlia Silvia.

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