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Lettera aperta per ricordare Pasquale Baruffi dei colleghi giornalisti di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere

Oggi con la scomparsa del caro, Pasquale (Italo all’anagrafe) Baruffi è un giorno triste, non solo per la famiglia che ti ha perso per sempre, ma per tutta la categoria dei giornalisti tifernati in particolare, ma anche dell’intera vallata ed anche oltre. Nella tua decennale carriera oltre che nella professione di insegnante e dirigente scolastico, hai dimostrato nella tua “seconda professione” che avevi una penna sopraffina, un acume nel raccontare i fatti della città, una passione per tutto quanto era anche lo sport. Ma Pasquale era ben altro, aveva una dimensione del sociale e della vita cittadina a tutto tondo.

Era stato presidente della società rionale Graticole e l’aveva fortificata e lanciata tra quelle più attive in città, era un accademico della Confraternita del Vinsanto e voleva che la sua città poteva e doveva primeggiare tra le più importanti dell’Umbria sia nella vita quotidiana che in sviluppo economico e nello sport. Nel corso della sua professione giornalistica ha fatto da “maestro” a tanti giovani che si avvicinavano a questa professione e questa affascinante avventura dando tanti consigli, facendo capire che solo sacrificandosi e andando alla ricerca delle notizie si cresce. Non meno importanti però la volontà di avere amicizie tra i colleghi, non della propria “scuderia”, ma con tutti coloro i quali facevano i giornalisti prima di lui e anche soprattutto dopo anche attraverso i nuovi media. Certamente non sarà dimenticato da parte di tutti noi che abbiamo potuto conoscerlo, apprezzarlo e affiancarlo della professione giornalistica anzi dobbiamo fare si che non venga dimenticato, seppure ha lasciato un grande allievo nell’agone dell’informazione suo figlio Marco, a cui tutti noi gli mandiamo non solo un grande affettuoso abbraccio, ma soprattutto l’orgoglio di avere avuto un padre straordinario ed un “maestro” in tutti i sensi”.
Ciao Pasquale, resterai per sempre tra noi.”
i tuoi amici e colleghi giornalisti di Città di Castello e dell’Alta Valle del Tevere.

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