Azioni da adottare circa il problema dell’autismo: approvata all’unanimità in consiglio comunale la mozione presentata dal capogruppo (Lista Marinelli), Roberto Marinelli. Nel presentare il documento Marinelli ha evidenziato alcune premesse fra cui la sensibilità dimostrata dal sindaco, Luca Secondi e dall’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, su un argomento che riguarda tante famiglie. “Premesso che l’autismo è una neurodivergenza con precise peculiarità come la mancanza di consapevolezza del pericolo, difficoltà nell’interazione sociale e nel gestire le emozioni, stress, ansia e frustrazione di non comprendere e non essere compresi. In Italia, si stima che 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenti un disturbo dello spettro autistico; al progredire delle conoscenze in campo scientifico e clinico non sempre è corrisposto un aumento delle responsabilità delle istituzioni, tanto che si sono spesso etichettate come “invisibili” le persone con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie, sulle quali ricade l’onere dell’assistenza.
Considerato che – ha proseguito Marinelli – nell’ambito scolastico, in particolare, ed in ogni luogo di formazione e di aggregazione è necessario garantire il sostegno adeguato a soddisfare le singole esigenze delle persone con disturbi dello spettro autistico, tenendo conto delle difficoltà quotidiane che i familiari si trovano ad affrontare – è quantomeno doveroso che il Comune di Città di Castello dia corso a quanto necessario per creare gli strumenti che vadano incontro ai bisogni e alle difficoltà incontrate nella vita quotidiana dalle persone con disturbi dello spettro autistico e dai familiari. Uno strumento utile può essere rappresentato da un protocollo d’intesa in cui parte attiva sia il Comune, coinvolgendo le associazioni del territorio per dare vita ad una serie di iniziative e momenti di condivisione sulla sindrome dello spettro autistico.”
La mozione approvata impegna la giunta comunale a favorire tutti i progetti e le iniziative necessari a sviluppare e supportare una conoscenza civica e sociale del problema che affligge un numero sempre più grande di famiglie nel nostro Comune e nelle immediate vicinanze; individuare un referente territoriale che faccia da collante per questa rete di formazione e aiuti; favorire la nascita di nuovi centri di aggregazione e di supporto familiare; potenziare le risorse umane e professionali del Centro Infanzia territoriale, troppo spesso oberato dall’ingente e sempre crescente lavoro, perché ovviamente le lungaggini burocratiche dovute a ritardi nelle diagnosi comporta un inutile spreco di tempo utile e assolutamente fondamentale per un intervento precoce e mirato; promuovere un percorso partecipato che porti alla redazione e alla sottoscrizione, con l’Ambito Sanitario, le scuole del territorio, le associazioni e gli enti del terzo settore, di un Protocollo di Intesa che consenta la realizzazione di politiche di supporto e inclusione mirate e metta al centro dell’attenzione collettiva la vita delle persone con spettro autistico; creare un calendario, al fine di consentire che le aree operative, come associazioni, famiglie, insegnanti ed addetti ai lavori si possano confrontare e scegliere la via comunicativa più semplice per aiutare le persone con disturbo dello spettro autistico e concordare e pianificare gli interventi di sostegno ed inclusione ritenuti idonei.” Dibattito.
Il sindaco, Luca Secondi, ha definito “i punti della mozione pienamente condivisibili come è tra l’altro lo spirito e l’agire della giunta con un programma di legislatura che considera tali ambiti del sociale un punto fermo.” “E’ una problematica che non emerge e talvolta c’e’ una chiusura della famiglia in quella difficoltà, in quel contesto. Sapere che c’è una rete che li aiuta è senza dubbio fondamentale. Rafforzare il sistema sanitario legato alle patologie dell’infanzia – ha concluso il sindaco – è necessario per capire come orientare i percorsi terapeutici”. Per Tommaso Campagni (capogruppo Forza Italia), “la mozione pone in risalto un tema che riguarda tante famiglie ed il potenziamento dei centri per l’infanzia dovrebbe essere la strada da percorrere per venire incontro alle giuste istanze delle famiglie stesse”. Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica), ha evidenziato “l’aspetto di grande civiltà della mozione che consente di parlare di un argomento di stretta attualità che coinvolge tante famiglie.” Nel condividere i contenuti della mozione, Luciana Bassini capogruppo di (Civici per Citta’ di Castello) ha invitato “il comune a sostenere le famiglie che al loro interno hanno figli con queste problematiche perché credetemi altrimenti possono sentirsi sole”. Il Capogruppo del Pd, Gionata Gatticchi nell’annunciare il voto favorevole del gruppo ha auspicato “unità d’intenti su questioni così importanti che necessitano di risposte concrete”. Per Luigi Gennari, (Psi), “la mozione è totalmente condivisibile su tutti i punti e la disponibilità del sindaco, della giunta e del consiglio a lavorare insieme sono elementi di grande rilievo che vanno colti”. Anche Fabio Bellucci (Lista Civica Secondi ) ha espresso convinta adesione “ad una mozione che non ha una connotazione politica ma pone la famiglia al centro della nostra doverosa attenzione”. Valerio Mancini capogruppo (Lega), ha evidenziato “le statistiche e i numeri che spingono sanità, enti, scuola ed altri soggetti a venire incontro alle famiglie confermando la necessità del rafforzamento dei centri infanzia dove sono presenti professionalità significative.”
Emanuela Arcaleni, capogruppo Castello Cambia nel giudicare positivamente la mozione ha posto l’attenzione sulla necessità di realizzare e potenziare dove ci sono i servizi di assistenza ed implementarne il personale: “le famiglie devono sentire la vicinanza di tutti i soggetti preposti ad intervenire”. Nel suo intervento l’assessore alle Politiche Sociali, Benedetta Calagreti, nel ripercorrere i progetti ed interventi che il comune pone in essere anche sul versante dell’infanzia ha concordato “sulla necessità di co-progettare e programmare insieme alla Asl, le scuole, le società sportive per dare una risposta unitaria ad una questione di grande rilievo sociale che la mozione ha evidenziato”. Nella replica il proponente, Roberto Marinelli, ha ringraziato tutti i consiglieri comunali per la sensibilità dimostrata.