Città di Castello. Con Alleanza per il Clima i residenti a scuola di risparmio energetico

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Verranno presentati in un’assemblea pubblica giovedì 1 dicembre, dalle 17 alle 19 nella Sala consiliare del Comune di Città di Castello, i risultati del percorso laboratoriale che, nelle settimane scorse, ha coinvolto i cittadini tifernati sui temi della consapevolezza e del risparmio energetico, a partire dalle proprie abitudini e abitazioni. Promossi da Alleanza per il Clima – rete europea di Comuni attivi per la protezione del clima – nell’ambito del progetto pilota dell’Unione Europea DIALOGUES, gli incontri sono stati tenuti nella sede di UniTre, l’università delle Tre Età, dalla formatrice Lucia Rosati, e hanno puntato a rendere consapevoli di quello che di solito si dà per scontato: il calore e la luce in casa, un frigorifero che tiene fresco il cibo, e un riscaldamento che garantisce una temperatura piacevole. Obiettivo più ampio: sperimentare forme di cittadinanza energetica, in una situazione in cui una fascia crescente della popolazione si trova sempre più in difficoltà a garantire il calore e l’elettricità in casa e la propria mobilità, in una regione in cui l’auto è una necessità. 

“Abbiamo aderito a questa iniziativa – dichiara Benedetta Calagreti, assessore per i Servizi sociali del Comune di Città di Castello – perché facciamo tutto il possibile per sostenere e aiutare i nostri concittadini che già prima della crisi energetica facevano fatica ad arrivare a fine mese. Vogliamo usare le nostre risorse anche per dare alle persone vulnerabili delle indicazioni su come avere un ruolo attivo auto-efficiente nell’affrontare la crisi energetica”. L’inflazione in corso e in particolare l’aumento dei costi per metano e luce “mentre le pensioni rimangano stazionarie – sottolinea Flavio Bravi, presidente di UniTre – rappresentano una sfida di fronte alla quale sentiamo il dovere di fornire alla nostra comunità le conoscenze e gli strumenti per mantenere un buon tenore di vita, cercando di stare bene se non addirittura meglio con meno, risparmiando sui consumi, ma non sui servizi energetici. Ho potuto constatare dall’inchiesta preliminare, alla quale hanno partecipato 12 dei nostri iscritti, che nel gruppo complessivo di partecipanti ai laboratori potremmo anche considerarci relativamente privilegiati. Però la crisi energetica non si ferma davanti alla porta di chi finora, a volta con qualche rinuncia, poteva condurre una vita dignitosa”. Ecco quindi che quanto fatto attraverso questi incontri è “sicuramente importante, ma dobbiamo andare oltre – conclude Gaetano Zucchini, direttore Caritas di Città di Castello – perché dobbiamo constatare con preoccupazione la rapida estensione della povertà, non solo energetica, tra fasce sociali che fino a poco tempo fa non dovevano temere l’arrivo delle bollette”.

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